16.07.2008 20:07:21
La visita del sottosegretario Alfredo Mantica alla base "Dirigibile Italia"
Roberto Azzolini Coordinatore del network di Ricerca Polare, presente all'incontro, ha descritto la visita del sottosegretario Mantica
Ny-Alesund (Norvegia) - Ny-Alesund, come si legge sul sito del network di Ricerca Polare (Polarnet) gestito dal Centro di Ricerca Nazionale (CNR), è un importante nodo ed una stazione di riferimento in un network di osservatori sulla geofisica e l'ambiente artico. Dà la possibilità di raccogliere e gestire importanti dati di lungo termine sull'ambiente artico, di primaria importanza per lo studio di fenomeni globali. Facilita inoltre l'implementazione e lo sviluppo di una ricerca a livello mondiale attraverso la cooperazione internazionale.
Nel 1996 il CNR ha stabilito una Stazione Scientifica Artica a Ny-Alesund nel punto in cui nel 1928 la sfortunata spedizione di Umberto Nobile è partita con il dirigibile "Italia". In onore delle vittime della spedizione, su 15 persone a bordo del dirigibile 7 morirono, la base ha assunto il nome "Dirigibile Italia". Nei 350 metri quadri che ospitano i laboratori, connessi attraverso la rete di computer di Ny-Alesund con il sistema scientifico internazionale, le attività che si svolgono sono molte. Dalle ricerche sul clima e l'atmosfera a quelle sulla biodiversità marina, passando per l'idrologia, per fare alcuni esempi. Lunedì 14 luglio, per commemorare le vittime della spedizione guidata da Umberto Nobile e per testimoniare l'importanza della ricerca italiana, il sottosegretario agli Affari Esteri, Alfredo Mantica, ha visitato la base "Dirigibile Italia". Roberto Azzolini, Coordinatore del network di Ricerca Polare, presente all'incontro, ha descritto la visita del sottosegretario.
Come si è svolta la visita?
Il 14 luglio scorso, in occasione degli 80 anni della spedizione del Dirigibile Italia di Umberto Nobile, la stazione artica "Dirigibile Italia" del Consiglio Nazionale delle Ricerche, situata a Ny-Ålesund, nelle Isole Svalbard, si è collegata in diretta via satellite con la base italo-francese "Concordia" in Antartide grazie al coordinamento tecnico dalla sede centrale del CNR di Roma. Si è trattato del primo collegamento diretto in teleconferenza tra Ny-Alesund (Artico) e Concordia (Antartide) gestito dall'Italia ed è avvenuto durante la visita presso la base artica Dirigibile Italia del Sottosegretario al Ministero degli Esteri, Sen. Alfredo Mantica e del Sottosegretario agli Esteri norvegese Dott. Elisabeth Walaas, accompagnati dall'Ambasciatore Italiano ad Oslo Rosanna Coniglio, da personale diplomatico del Ministero e dell'Ambasciata, nonché personale della stampa e della RAI. Per il CNR erano presenti il Dr Giuseppe Cavarretta, direttore del Dipartimento Terra e Ambiente ed il Dr. Vito Vitale responsabile scientifico del progetto CCTower.
Tutti hanno espresso grande apprezzamento ed emozione per l'evento. Il sottosegretario agli esteri sen Alfredo Mantica, il sottosegretario agli esteri Norvegese, dr. Elisabeth Walaas ed il personale diplomatico e scientifico presente hanno percepito la portata storica di questo primo collegamento fra Ny-Alesund e Concordia, gestito con efficacia e professionalità da un ente di ricerca che ha una presenza autorevole in entrambe le aree. Il Sottosegretario Se. Alfredo Mantica ha voluto sottolineare che la sua presenza a Ny-Alesund è stata una testimonianza dell'attenzione del governo italiano ed ha assicurato il suo impegno per il futuro. Si è augurato che l'Italia sia autorevolmente presente in Artico, come lo era in passato, ora che l'Europa guarda all'Artico con sempre maggiore interesse scientifico ed economico. Il Presidente del CNR Luciano Maiani sottolineato l'importanza strategica delle aree polari nello studio dei cambiamenti climatici e dei loro effetti economici e sociali, ed il ruolo del CNR (e più in generale dell'Italia) in questo scenario. Maiani ha ricordato che il Cnr è il principale organismo per coordinamento della ricerca in Italia e come tale è impegnato a farsi interprete degli indirizzi strategici del gorverno in materia di ricerca scientifica. Il sottosegretario norvegese Elisabeth Valaas ha auspicato che l'attenzione dei governi al ruolo strategico delle aree polari (e dell'artico in particolare) si traduca in un aumento di cooperazione e in un concreto supporto alla ricerca scientifica da parte dei governi. Il prof. Cavarretta, fra l'altro, ha ricordato che gli investimenti in questo settore sono investimenti per le future generazioni in quanto riguardano conoscenze e metodologie per la salvaguardia dell'ambiente globale. Nel corso della visita è stato firmato un importante accordo di cooperazione fra CNR e KB (la socetà norvegeste di gestione della base scientifica di ny-alesund) per la costruzione di una torre italiana per lo studio dei cambiamenti climatici. La torre, in alluminio, sarà altra 30 metri e ospiterà strumentazione italiana ed internazionale, in ambito di specifiche cooperazioni, per l'acquisizione di misure utili allo studio di processi fisici chimici e dinamici della troposfera e dello strato limite di particolare rilievo per la comprensione dei cambiamenti climatici. Una torre gemella è già installata in Antartide a Concordia. L'iniziativa, promossa e finanziata dal Dipartimento Terra e Ambiente, si inserisce nelle attività del Network Polare del CNR Polarnet e rappresenta un significativo contributo del CNR all'Anno Polare Internazionale. Il coordinamento scientifico è affidato al Dott. Vito Vitale dell'Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima di Bologna.
La visita, secondo le stesse parole del sottosegretario Mantica, ha voluto testimoniare l'importanza della ricerca italiana. Al di là di queste dichiarazioni, quale è l'importanza che lo Stato italiano tributa alla ricerca, in particolare alla vostra attività al Polo?
I finanziamenti per la ricerca Polare, hanno subito una drastica riduzione a partire dal 2006. -60% per il Programma Nazionale di Ricerca in Antartide e -70% per l'Artico, in netta controtendenza con quanto ha fatto tutti gli altri paesi impegnati in ricerche polari (tutti i principali paesi industrializzati del mondo), soprattutto grazie all'Anno Polare Internazionale (2007-2008) che ha visto un impegno straordinario in questo settore, dal quale l'Italia è stata sostanzialmente tagliata fuori. L'attività che si è riuscita a svolgere è dovuta al completamento di iniziative già avviate in passato ed ad uno straordinario sforzo del CNR (Diparimento Terra e Ambiente) per garantire una minima, ma qualificata, presenza italiana in Artico.
Come si svolge la vita all'interno della base?
La base artica è occupata quando vi si devono svolgere campagne di ricerca. Per il rimanente periodo è vuota, come quasi tutte le stazioni internazionali di Ny-Alesund. le campagne di ricerca riguardano gruppi di 3-10 persone che risiedono in Base tutto il tempo necessario alla ricerca, che generalmente richiede da un mnimo di 2 settimane ad un massimo di tre mesi. La Base puo' ospitare fino ad un massimo di 7 ricercatori con la loro strumentazione, e fornisce 5 laboratori ed una officina.
News ITALIA PRESS
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