12/20/2006

forografie viaggio (Groenlandia), parte II

Il Distretto di AMMASSALIK





Bambini di Isertoq che osservano le proprie foto pubblicate sulla rivista "Il Polo".

L'anziano Kulusau mentre suona il tamburo.




Fabrizo Antonelli con Marco, un giovane olandese incontrato a Tasiilaq.





L'esploratore polare Robert Peroni nella Red House


L´artista inuit Gedion con un tupilak, una scultura in osso o avorio raffigurante gli spiriti che vivono tra gli inuit di Ammassalik.

Fotografie viaggio (Islanda) parte I

Il viaggio verso Ammassalik e' ormai al termine e domani ripartiro' per l'Italia.
Ora mi trovo a Reykjavik ed il tempo e' veramente molto brutto.
Ci sono pochissime ore di luce e c'e' una tempesta di vento e pioggia.
Abbiamo visitato alcuni villaggi fuori dalla capitale ed il panorama e' veramente straordinario. E' la terra del ghiaccio e del fuoco.
Oggi pomeriggio, verso le 17, abbiamo mangiato dal vecchio e simpatico Segraffin giu' al porto (a proposito lo consiglio a tutti).
Segraffin cucina una zuppa di aragosta e splendidi spiedini di baccala´.
Sono rientrato nella guesthouse Adam a sistemare le foto (Fabrizio sta facendo l'analisi dei video che ha girato) e ho pensato di inserire qualche immagine del viaggio appena concluso sul mio blog. Si tratta di una piccolissima selezione.
Poi, in seguito, pubblicheremo con Fabrizio qualche racconto di viaggio.
Siamo stati, in Groenlandia, insieme a Giampaolo Visetti, inviato speciale di Repubblica in Russia. E' un tipo veramente in gamba.


La chiesa piu´grande di Reykjavik con il monumento ad Erik il Rosso, il vichingo che scopri' l´America.


Un drakkar con la pua verso l'Oceano.Una scultura dedicata ai vichinghi.

12/17/2006

Misna II

La Misna mi ha chimato in Groenlandia per una dischiarazione sugli U´Wa.
Oggi ho visto che e' riportata da vari siti:

Misna (agenzia missionaria)
Peacereporter
Notizie Tiscali
... e altri

Misna


Riporto una notizia della Misna che mi riguarda:

COLOMBIA 16/12/2006 13.07
AUTORIZZATE PROSPEZIONI PETROLIFERE IN TERRITORIO INDIGENI U’WAS

Diritti Umani, Brief


Riparte da zero la lotta degli indigeni U’was colombiani: il ministero dell’Interno “si è stancato di aspettare una risposta” dalla comunità – scrive oggi il quotidiano El Tiempo - e ha dato il via libera all’impresa petrolifera statale ‘Ecopetrol’ per iniziare le esplorazioni sismiche nei settori di Sirirí e Catleya, nel territorio ancestrale dei nativi. “È una decisione gravissima, per gli U’was la preservazione del ‘territorio sagrado’ è l’unica speranza per la sopravvivenza della loro cultura millenaria, una cultura di pace e solidarietà” dice alla MISNA Gianluca Frinchillucci, studioso dei popoli indigeni, già in missione come osservatore di pace per il rispetto dei diritti umani presso gli U’was, contattato telefonicamente in Groenlandia, dove è impegnato in una ricerca sul popolo Inuit. “Per gli U’was il petrolio è il ‘sangue della terra’ ed estrarlo significa ucciderla – prosegue Frinchillucci -. I tempi imposti dal governo per la consultazione non possono essere rispettati da una comunità che è sostanzialmente isolata, con alti indici di povertà, in una zona stretta nella morsa della guerriglia, dei paramilitari e dei narcotrafficanti. Fino a qualche anno fa esisteva un vasto movimento ambientalista a livello internazionale che sosteneva gli U’was, ma sembra che col passare del tempo abbia prevalso un certo distacco dalla loro causa”. Fin dal 1992, quando si iniziò a concretizzare la possibilità dello sfruttamento delle risorse degli idrocarburi nelle terre degli U’was, gli indigeni si opposero temendo un disastro ecologico di gravi proporzioni; la loro protesta fu repressa in più occasioni dalle forze di sicurezza con morti e feriti. Nel 2001 gli indigeni ottennero una storica vittoria con la fine delle attività della ‘Oxy’ - Occidental Petroleum statunitense, che peraltro ritenne i terreni improduttivi, a cui ora è però subentrata ‘Ecopetrol’ per decisione del ministero delle Miniere e dell’Energia. L’accordo tra ‘Ecopetrol’ e gli U’was, ricorda il giornale, prevedeva “una consultazione preliminare con gli autoctoni, che questi ultimi non hanno accettato”. Il vice-ministro degli Interni, Maria Isabel Nieto ha chiarito che “nessun colombiano può opporsi alle decisioni dello Stato. Non ci sono giustificazioni per le mancate risposte alle richieste di un avvicinamento, quindi consideriamo chiusa la questione”. Evaristo Tegría, membro del ‘consiglio maggiore’ degli U’was, ha replicato che per il momento il suo popolo non ha ricevuto comunicazioni ufficiali dal governo; quando arriveranno, ha promesso, gli indigeni si rivolgeranno alla comunità internazionale.
[CO]

12/12/2006

Monaco

Prima tappa del viaggio Monaco.
Siamo partiti da casa verso le 04.00 della mattina e abbiamo preso l´aereo alle 6.00. Adesso ci troviamo dentro l´aereoporto e verso le 15 ci incontriamo con gli altri.
Questa mattina ho fatto una piccola ricerca su internet riguardo i cambiamenti climatici e su un sito svizzero ho trovato un interessante articolo sullo scioglimento della calotta polare. magari prossimamente lo linko...

12/06/2006

viaggio in Groenlandia




Martedi prossimo parto di nuovo per la Groenlandia orientale.
il mio blog è nato da poco e tenterò di avvicinare i miei amici all'ambiente polare che visiterò.
partirò martedi prossimo da Ancona per raggiungere Monaco dove incontrerò i miei compagni d'avventura: un esploratore polare di chiara fama e un inviato speciale di Repubblica.
poi voleremo in Islanda, via Copenaghen.
mercoledi mattina partiremo da keflavic per Kulusuk, dove arriveremo dopo circa 4 h di volo. Qui aspetteremo l'elicottero che ci porterà a Tasiilaq.

Ritornerò martedi 20 dicembre.
Partirò con Fabrizio, un mio caro amico. Insieme siamo stati in Amazzonia nel 2002 tra gli Ashaninkas, una popolazione nativa della Selva Central, poi anche in Albania, da un nostro caro amico missionario.
Come sempre Giorgio è dietro le spalle e sta sistemando tutto il materiale tecnico.
Useremo una videocamera sony 3 ccd, con relativi accessori (cavalletto, batterie di riserva, microfono, lampada e custodia termica). Come macchine fotografiche useremo: nikon f100, nikon d70s digitale, nikon fm2, richoh e una piccola compatta digitale.
Scopo principale del viaggio è capire come vivono i nostri amici inuit durante la notte polare.