6/13/2010

Nuova spedizione in Perù

Anno Internazionale della Biodiversità
Spedizione subacquea della Perigeo International nei laghi di
Huancabamba (Perù)



Il 14 giugno partiamo dall’Italia per la seconda spedizione di ricerca italo – peruviana della Perigeo International dedicata allo studio e alla conoscenza dei laghi presenti nella cordigliera di Huancabamba (Ande del Nord del Perù).



Contestualizzazione:

La spedizione interesserà l’area della cordigliera andina conosciuta col nome di sierra di Huancabamba (Regione Piura, Perú settentrionale).
L’area ha un’importanza strategica molto alta per due motivi essenziali: da una parte per via delle caratteristiche ecologiche di questo delicato ecosistema di alta montagna (chiamato páramo), preziosa riserva di biodiversità, fonte permanente di acqua dolce per la costa desertica piurana e per la capacità di immagazzinare il carbonio atmosferico, contribuendo a controllare il riscaldamento globale; dall’altra parte perché grazie alla presenza delle sacre lagune Huaringas, questi luoghi sono considerati uno dei più importanti centri di medicina tradizionale dell’America Andina.


Precedente di ricerca:

Lo scorso anno nel corso della spedizione “Ande del Nord. Uomo e Ambiente 2009” abbiamo effettuato in questa area una ricerca sulle piante medicinali utilizzate dagli sciamani e curatori delle Huaringas, un’esplorazione del settore del Sural in piena cordigliera, dove esistono le rovine di una sconosciuta città attraversata dal Cammino Reale degli Incas, e un’immersione subacquea in una Huaringas adiacente ai resti del Camino (3600 mt/slm), sulle cui sponde sono state incontrate incisioni su pietra con che suggeriscono una probabile funzione sacrale di quello specchio d’acqua.

Oltre all’immersione nella laguna è stata svolta una ricerca «di altissimo interesse nell’arena scientifica internazionale, in quanto finalizzata alla valutazione della biodiversità acquatica di ambienti – limite di alta quota (3.400 m s.l.m. circa) che manifestano peculiarità ambientali uniche al mondo», per conto dell’Università dell’Aquila - Dipartimento di Scienze Ambientali e sotto la supervisione della prof.ssa Diana M.P. Galassi, responsabile scientifico per la sezione di zoologia acquatica dell’Università dell’Aquila. Le analisi hanno portato alla scoperta di un microrganismo sconosciuto, che sarà presto reso alla scienza.

Già nell’ottobre del 1999 una squadra composta da Gianluca Frinchillucci, Paolo Pastori, l’archeologa peruviana Lorena Zúniga e la guida andina Dionisio Guerrero, effettuò esplorazione attraverso la Cordigliera di Huamaní nel settore del Monte Mójica, che una leggenda locale associa con la città perduta di Chicuate e l’anno successivo, in una seconda ricognizione, vennero ritrovate le misteriose rovine della città perduta che ora stiamo indagando.



Scopi della spedizione “Ande del Nord. Uomo e Ambiente 2010”:

La seconda spedizione della Perigeo in quest’area dovrà servire a confermare i risultati ottenuti durante la scorsa del 2009:

1. Verrà effettuata una seconda immersione subacquea nel lago d’alta quota per realizzare ulteriori campionamenti e analisi per la ricerca di microrganismi;

2. L’archeologa peruviana della perigeo, Lorena Zúniga effettuerà rilevamenti per verificare l’ipotesi che i resti della città perduta corrispondano a quelli della leggendaria Chicuate.

Quest’anno inoltre sono previste ricerche sul DNA per conto dell’Università di Bologna – Dipartimento di Biologia Evoluzionistica..


La Perigeo International

La Perigeo International è attiva fin dalla sua costituzione in esperienze e attività che promuovano la valenza glocal dei concetti di natura e antropologia, con interventi specifici in aree di particolare interesse locale che abbiano ricadute internazionali.
Attualmente è attiva, oltre che in Perù anche in Somalia, per cui è referente delle relazioni con il governo del Puntland, Etiopia e Nepal e è di prossima apertura una sede in Croazia.
In accordo con la vision di cui sopra, promuove interventi di recupero dei patrimoni locali (sia ambientali che culturali) e di promozione degli stessi a livello internazionale attraverso la creazione di reti di diffusione mondiale, come ad esempio nel progetto “Musei Senza Frontiere”.
Opera anche in Italia dove è impegnata in progetti per il recupero e la tutela delle tradizioni popolari. Con il progetto “Le Radici Profonde non gelano” pensato per diffondere una “cultura delle radici“ nelle scuole e tra le fasce più giovani della popolazione, si intende anche favorire l’integrazione degli immigrati attraverso un percorso di conoscenza reciproca che si completa nel progetto “Nuovi Italiani” pensato per le seconde generazioni di immigrati.
Verso il recupero e la diffusione delle tradizioni locali e europee si muove anche la Festa celtica di Montelago, che ogni anno fa rivivere lo spirito di questo popolo nell’Appennino marchigiano insieme con migliaia di giovani, cui la Perigeo partecipa come co-organizzatrice responsabile dei contenuti culturali.
Promuove inoltre attività di formazione in montagna attraverso la gestione di un rifugio e l’organizzazione di corsi.



La spedizione “Ande del Nord. Uomo e Ambiente 2010” è composta da:

Gianluca Frinchillucci, Direttore della Perigeo International, Sub e responsabile della Spedizione
Paolo Pastori, Referente Peruviano della Perigeo International, Storico
Laura Bacalini, Responsabile dei Progetti della Perigeo International
Dionisio Guerrero, guida andina della Perigeo International
Intini Massimo, Sommozzatore responsabile tecnico, Associazione Perigeo International
Intini Pierfrancesco, Sommozzatore, Associazione Perigeo International
Lorena Zúñiga, archeologa peruviana della Perigeo International
Luca Natali, Archeologo, Associazione Perigeo International
Samuele Sacripanti, Organizzazione logistica, Associazione Perigeo International
Andrea Zampa, Biologo, Associazione Perigeo International


Collaboratori dall’Italia
Giorgio Marinelli, Presidente della Perigeo International
Davide Peluzzi, Responsabile della Perigeo International Abruzzo
Francesco Rinaldi, Collaboratore della Perigeo International


Testiomonial:
Umberto Pelizzari

Partners

Intermatica – Telefonia satellitare
Marchand Company – di Umano Alfredo Teodori
Tremiti Diving Center – di Tonino Cappelletti
Mico Beta Tester Team
Foto CMR - Macerata
Leip TV



Pubblicazioni:
Report attività 2009 della Perigeo

Materiale disponibile:
Mostra fotografica dedicata a Huancabamba


Dopo la spedizione andina, dal 1° luglio, ci sarà una seconda parte di lavoro in Perù dedicata ad un progetto sociale che ci vede a fianco di Pilar Urbina, coordinatrice degli educatori di strada di Lima, per un progetto sui bambini di strada e per la ristrutturazione dell’orfanatrofio Juan Pablo primero, nel quartiere periferico di San Miguel.

Presto on line informazioni dettagliate e news dalla spedizione.

6/11/2010

PROGETTO PERU’ - UOMO E AMBIENTE


La Perigeo onlus International per l’Anno della Biodiversità 2010. Programma spedizione subacquea
nelle Ande del Nord del Perù 2010

Paolo Pastori
Responsabile della Perigeo Perù



Scopi della spedizione
La spedizione di Perigeo nelle Ande del Nord del Perú ha come fine la valorizzazione di un delicato ecosistema di alta montagna che costituisce una preziosa riserva di biodiversità ed una fonte permamente di acqua dolce, e che allo stesso tempo rappresenta uno dei più importanti centri di medicina tradizionale dell’America Andina. Le Lagune Huaringas, un gruppo di laghi situati fra i 3000 e i 3500 metri di quota nella sierra di Huancabamba (Regione Piura, Perú settentrionale), occupano da tempo immemorabile un posto importante nella geografia sacra andina, e svolgono ancora ai nostri giorni un ruolo centrale nelle pratiche magico-religiose degli attuali curanderos, eredi di una millenaria tradizione sciamanica, ricevendo ogni anno migliaia di pellegrini che vengono a bagnarsi nelle loro gelide acque, alle quali si attribuiscono speciali proprietà curative. Intorno alle Huaringas esistono inoltre numerosi siti archeologici semi-inesplorati, che sono ancora in attesa di studi sistematici ad opera di specialisti e che, una volta restaurati, potrebbero integrare un originale circuito turistico. La bellezza e la diversità dei paesaggi che si succedono fra la verde vallata interandina del Río Huancabamba, le steppe di alta quota e le cime severe della Cordigliera di Huamaní (nome di questo settore della Cordigliera Occidentale, che si riferisce agli spiriti delle montagne venerati dagli antichi abitanti della regione) sono tali da lasciare un ricordo indelebile nel visitatore.
Purtroppo, questa terra così bella e speciale affronta antichi problemi e nuove minacce: al tradizionale disinteresse da parte delle autorità centrali e regionali, causa di emarginazione e povertà delle aree rurali altoandine, si uniscono i conflitti sociali e le minacce ambientali provocate da un progetto minerario ubicato proprio sulla cordigliera di Huamaní, a ridosso delle sorgenti di tre importanti fiumi (Quiroz, Huancabamba e Chinchipe) e la cui concessione include l’intero settore dei laghi sacri: se il progetto diventasse operativo, le attività estrattive (rame, molibdeno e oro) potrebbero provocare un inquinamento devastante, in grado da un lato di contaminare le falde acquifere e far scomparire i boschi di alta montagna, e dall’altro di sradicare per sempre la tradizione dei curanderos delle Lagune Huaringas.
La spedizione di Perigeo Onlus in quest’Anno della Biodiversità 2010, ha pertanto lo scopo di valorizzare il potenziale della zona di Huancabamba e l’armonioso equilibrio attualmente esistente fra risorse naturali e patrimonio spirituale, allo scopo di favorire l’ecoturismo, la conservazione dell’ambiente e l’identità culturale delle popolazioni locali. Nel corso della spedizione saranno effettuate immersioni nei laghi della cordigliera, realizzando video e fotografie subacquee. Si svolgeranno incontri con le comunità e le autorità locali, e si informerà la popolazione dei risultati della precedente spedizione attraverso una mostra fotografica.

Precedenti di ricerca
Nell’ottobre del 1999 una squadra composta dall’antropologo Gianluca Frinchillucci, lo storico Paolo Pastori, l’archeologa peruviana Lorena Zúniga e la guida andina Dionisio Guerrero, effettuò una breve esplorazione attraverso la Cordigliera di Huamaní nel settore del Monte Mójica, che una leggenda locale associa con la città perduta di Chicuate.
Fra giugno e luglio 2009 si è svolta la spedizione “Ande del Nord 2009” di Perigeo Onlus, nel corso della quale sono state effettuate diverse attività, tra cui una ricerca etnobotanica sulle piante medicinali utilizzate dagli sciamani e curatori delle Huaringas, un esplorazione del settore del Sural in piena cordigliera, dove esistono le rovine di una sconosciuta città attraversata dal Cammino Reale degli Incas, e un’immersione subacquea in un lago vicino, sulle cui sponde sono state incontrate pietre con incisioni che suggeriscono una probabile funzione sacrale di quello specchio d’acqua.

L’ambiente naturale
Alla latitudine di Huancabamba, le Ande cambiano il loro orientamento sudest-nordovest per virare in direzione nordest, e nel contempo diminuiscono la propria altezza media, permettendo alle correnti d’aria umida provenienti dall’Amazzonia di superare l’ostacolo rappresentato dalla Cordigliera e scaricare abbondanti precipitazioni non solo nelle valli interandine ma anche sul versante del Pacifico. Ciò determina un clima molto più mite e meno secco rispetto alle aride e fredde steppe che caratterizzano la regione della “puna”, tipica delle Ande Centrali.
La sierra di Piura, che comprende le due provincie di Ayabaca e Huancabamba, è l’unica zona del Perú dove esiste l’ecosistema del “páramo”, che si estende sino al Venezuela e che insieme ai superstiti boschi di alta montagna possiede un’elevata capacità di trattenere l’umidità atmosferica, per poi liberarla lentamente e costantemente alimentando le acque superficiali e sotterranee que rendono possibile la pratica dell’agricoltura e la vita stessa nelle aride pianure costiere. Mentre i grandi ghiacciai andini stanno sciogliendosi e vanno scomparendo con una rapidità allarmante, prefigurando drammatici scenari di desertificazione e di abbandono delle città della costa peruviana, la funzione della sierra di Piura come fonte permanente di acqua dolce ne fa una risorsa strategica al servizio degli equilibri ambientali e sociali, che potrebbe venir compromessa irreparabilmente in nome di una malintesa concezione dello sviluppo, subordinata agli interessi delle multinazionali straniere.
Tanto i boschi montani, ricchi di alberi d’alto fusto, come il páramo dove invece predominano formazioni vegetali erbacee, ospitano un’importante biodiversità, che comprende specie in via di estinzione come l’orso dagli occhiali (Tremarctos ornatus) e il tapiro di montagna (Tapirus pinchaque), una grande varietà di uccelli e decine di specie di erbe medicinali. Il clima è caratterizzato da frecuenti precipitazioni e formazione di banchi di nebbia; al di sopra dei tremila metri le temperature sono generalmente basse, anche se molto raramente scendono al di sotto degli 0° C. Il suolo è spesso pantanoso e di color oscuro per l’alto contenuto di sostanze organiche, che lo rende una riserva di carbonio paragonabile a quelle delle foreste pluviali.

Lo sciamanesimo
Gli sciamani di Huancabamba vengono considerati dei curatori carismatici che alla conoscenza delle piante medicinali e delle tecniche terapeutiche della medicina popolare uniscono il dono della visione, che permette loro di individuare le cause reali di una malattia o uno squilibrio psico-fisico, e che viene raggiunta attraverso l’uso sacralizzato di certe piante allucinogene, fra le quali predomina per importanza il “San Pedro” o “Huachuma” (Trichocereus pachanoi), cactus mescalinico dalle proprietà psicoattive affini a quelle del più celebre peyote mesoamericano (Lophophora williamsii).
Gli sciamani di Huancabamba realizzano durante il giorno le loro cerimonie ancestrali in riva ai laghi sacri, dove accompagnano i pazienti per effettuare le abluzioni rituali, e di notte attorno alla loro “mesa curandera”, l’altare che riunisce un insieme di oggetti diversi, disposti in base a una rappresentazione simbolica dell’universo e caricati magicamente del potere degli “encantos”, le entità spirituali appartenenti alle montagne, alle lagune e alle piante medicinali che assistono l’operatore magico che con esse ha stretto un patto (“compacto”). Infatti, come sempre avviene in questo tipo di tradizioni, il mondo è concepito come un tutto animato, in cui ogni essere – uomo, animale, pianta, roccia, montagna, lago, sorgente – è un entità vivente dotata di un corpo materiale e di una controparte spirituale.