1/30/2007

Iceberg nel Mare Artico



Un enorme iceberg si aggira nel Mare Artico
(Ph:G.Frinchillucci, iceberg nella Groenlandia Orientale)


Una grande piattaforma di ghiaccio di circa 15 chilometri per 5 si è staccata il 13 agosto del 2005 dall'Isola di Ellesmere in Canada a 800 chilometri dal Polo Nord e deriva attualmente nell'Oceano Artico.

La scoperta è stata fatta da un'analisi delle fotografie fornite dal Satellite. La rottura si sarebbe prodotta in circa un'ora ed il contraccolpo provocato dalla separazione del blocco di ghiacci dal resto del ghiacciaio ha provocato un'onda d'urto registrata dai sismologi a più di 250 chilometri dal luogo del fenomeno.

I ricercatori dell'Università di Laval a Quebec, si sono recati sul posto ed hanno constatato che si tratta di un avvenimento "drammatico ed inquietante" che dimostra ancora di più che il Grande Nord canadese sta sparendo. E' chiaro che questo è un segno di una possibile accelerazione del cambio di clima.

News del 28-01-2007

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ho trovato un articolo su Repubblica:

E' grande 66 km quadrati. Si è staccato un anno e mezzo fa,
forse per il riscaldamento globale. E tra qualche mese si rischia
La minaccia dell'iceberg gigantesco
che vaga a 800 km dal Polo Nord
Il distacco dalla distesa di ghiaccio che si trova di fronte all'isola
canadese di Ellesmere. Gli scienziati pensarono a un terremoto

di LUIGI BIGNAMI

UNA GIGANTESCA isola di ghiaccio di circa 66 chilometri quadrati si è staccata dalla distesa di ghiaccio, nota come Ayles Ice Shelf, che fronteggia l'isola canadese Ellesmere. E' successo il 13 agosto 2005, a circa 800 km dal Polo Nord, ma solo ora se ne è avuta notizia da parte dei ricercatori che la stanno seguendo.

Ora c'è apprensione per quest'isola impazzita, perché con la prossima estate potrebbe iniziare a vagare per il Mare di Beaufort dove vi sono molti di pozzi di gas e greggio e numerose petroliere in transito. E contro questo monumentale iceberg, caso in cui si dirigesse contro una base di tal genere, si potrebbe fare ben poco. Nell'estate del 2006, l'isola di ghiaccio si è mossa per circa 50 km in un'area libera da impianti petroliferi e dove non passa alcuna nave, ma il problema potrebbe diventare serio per la prossima estate. E far scattare l'allarme.

In realtà questa frantumazione del ghiaccio venne registrata come un terremoto dalla stazione sismologica dell'Università Laval del Quebec che si trova a circa 150 km dal punto in cui si è verificato l'evento, ma allora non capì che non si trattava di un sisma, bensì di una frantumazione del ghiaccio. "Ci parve come se sulla distesa ghiacciata fosse precipitato un missile", ha spiegato Warwick Vincent dell'Università Laval.

Solo nei mesi successivi si capì cosa avvenne realmente, quando una grande frattura nel ghiaccio davanti all'isola venne osservata dalle fotografie satellitari. Gli scienziati tuttavia, preferirono non annunciare l'evento finché non fossero stati assolutamente sicuri di ciò che era successo. "Abbiamo trascorso tutto l'anno per cercare di capire cosa è avvenuto realmente e per ricostruire i fatti. Non volevano dare una notizia allarmistica senza averne le prove", ha detto Luke Coplan, geografo dell'Università di Ottawa in Ontario (Canada).

A distanza di 16 mesi dall'evento Copland e colleghi sono giunti alla conclusione che il fenomeno è da imputare al riscaldamento globale del pianeta e da altri fenomeni di minore portata e quindi ne è stato dato l'annuncio.

Gli "ice shelf", sono estensioni di ghiaccio che si trovano sia nei mari artici che antartici e sono direttamente collegati al ghiaccio che si estende sulla terraferma. Assomigliano dunque, a lingue ghiacciate che scendono direttamente dai continenti e si adagiano sugli oceani. Essi si differenziano dal "pack" in quanto questi è ghiaccio che galleggia per proprio conto sull'acqua. L'Ayles Ice Shelf esiste da almeno 3.000 anni, ma secondo alcuni anche da 4.500 anni.

"Prima che si staccasse l'artico canadese possedeva 6 ice shelf ora ne ha solo 5", ha sottolineato Copland. "Al momento non possiamo dire che il fenomeno sia da imputare unicamente al riscaldamento globale, ma certo è che esso rientra in quegli eventi che confermano che il fenomeno è ampiamente in atto nell'area polare artica. E ci fa molto pensare che esso sia avvenuto nell'anno in cui si è avuto il massimo ritiro dei ghiacci artici", ha continuato il ricercatore.

L'atto pratico della frantumazione dell'Ayles shelf è da ricercare nel fatto che il pack frontestante l'isola, durante il 2005 era molto ridotto e l'azione dell'oceano sull'ice shelf si è fatta risentire molto di più rispetto agli anni precedenti, proprio perché mancava la protezione del pack stesso. Inoltre il 2005 è stato l'anno più caldo per l'Isola Ellesmere, dal 1960 ad oggi, tant'è che la temperatura è stata di 2,1°C superiore alle medie.

(30 dicembre 2006