1/30/2007

Dente di Narvalo


Il dente del Narvalo è un supersensore




Questa appendice, la cui lunghezza può raggiungere anche i tre metri di lunghezza, serve all'animale per per identificare le acque poco salate (che possono ucciderlo), sia per trovare i suoi pesci preferiti

Per secoli il lungo corno del narvalo è stato venduto, a carissimo prezzo, anche alle più grandi corti d'Europa, non di rado per essere poi trasformato in scettro intarsiato di pietre preziose, spesso spacciandolo per l'appendice nasale del mitico liocorno. Poi, si è scoperto che il lungo ed affilato "naso" del narvalo, è soltanto il suo dente sinistro cresciuto in modo smisurato - anche oltre i tre metri - per ragioni che non si conoscono con precisione, per misteri legati all'evoluzione.

Oggi, un gruppo di ricercatori americani sostiene di avere scoperto che il corno del narvalo è in realtà un vero e proprio sensore. Il mammifero marino, presente soprattutto nelle acque dell'Artico, sfrutta il corno sia per identificare le acque insufficientemente salate (che possono ucciderlo), sia per recarsi in ambienti in cui trovare i suoi pesci preferiti. Le conclusioni dello studio, condotto da Martin Nweeia, in collaborazione con esperti di Harvard e del National Institute of Standards and Technology (Nist), sono state anticipate al New York Times, che ha dedicato l'apertura del suo supplemento scientifico alla eccezionale scoperta.

Nweeia ha presentato per la prima volta lo studio nei giorni scorsi in California, dove a San Diego si è svolta 16ma conferenza biennale sulla biologia dei mammiferi marini. ''Per quanto ci risulta - spiega un altro ricercatore al Nyt, James Mead, dello Smithsonian di Washington, che spesso ha lavorato con Nweeia - si tratta di una cosa unica. E' una grossa novità che conferma quanto poco ne sappiamo su balene e delfini".

La scoperta dei ricercatori americani si basa su una dettagliata analisi del "corno" effettuata con un microscopio elettronico con il quale sono stati scoperti circa 10 milioni di terminali nervosi superficiali, un fatto che permette al narvalo di avere un contatto diretto con la realtà esterna. I nervi del superdente permettono in particolare di percepire i cambiamenti di temperatura, di pressione, e probabilmente molto di più perché le ricerche in merito sono soltanto ai primi passi.

''E' il tipo di scoperta - spiega ancora Mead - che più che offrire soluzioni a un problema, pone un sacco di nuove domande''. I narvali, che hanno sempre affascinato l'uomo, sono un mammifero marino che può raggiungere fino alla tonnellata e mezzo di peso. L'animale è timido ma sociale, e vive in gruppi di 20 o 30 esemplari. Solo quando migrano, i narvali si spostano in branchi fino a mille esemplari. Il mammifero vive soprattutto in acque gelide, intorno all'Artico, soprattutto tra il nordest canadese e la Groenlandia, ma può spingersi fino in Siberia.



Fonte: La Scoperta
Una produzione di Buongiorno Vitaminic SpA
In collaborazione con Newton
articolo tratto da: http://www.arctictravel.it/paginehtml/dentenarvalo.htm

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