COMUNICATO STAMPAa cura di Fabio Scatasta
Fermo, 19 dicembre 2007
A Fermo“I signori della Tundra”Mostra fotografica sulla spedizione di Gianluca Frinchillucci nella Penisola di Jamal.
Piazza del Popolo, Sala della Colonna, Caffè Letterario.
Apertura serale, dalle ore 17.00 alle ore 19.00, sino a domenica 23 dicembre.“Riflessioni sull’Infanzia nel Mondo” Domenica 23 dicembre, ore 15.30, incontro dedicato al tema dell’infanzia con Gianluca Frinchillucci e l’Associazione Perigeo Onlus.Un popolo apparentemente lontano ma così vicino all’Italia. Stiamo parlando dei Nenets, o Nency, della penisola di Jamal, tribù nomade siberiana con cui la città di Fermo è particolarmente legata. Dopo quello con gli Inuit della Groenlandia dell’Est, dai Musei Scientifici di Villa Vitali ha preso il via “Un Nenec per Amico”, progetto interculturale della “Carta dei Popoli Artici”, realizzato in collaborazione con l’associazione Perigeo Onlus e la studiosa Luciana Vagge Saccorotti della "Carta dei Popoli Artici". Tra i protagonisti dello scambio di disegni tra bambini italiani e siberiani, anche i piccoli alunni della scuola media statale “Fracassetti-Betti”. Momento ideale non poteva essere se non quello del Natale, per catapultarsi con il pensiero nei ghiacci polari della Siberia. Sono queste alcune sensazioni che si provano nell’ammirare “I Signori della Tundra”, la singolare mostra ospitata in questi giorni nella Sala della Colonna, in Piazza del Popolo. Compresa tra le iniziative del IV Anno Internazionale Polare e unica nel suo genere, l’esposizione fotografica è rivolta a far conoscere ai bambini e alla cittadinanza fermana una popolazione in via di estinzione, espressione di una cultura assai diversa e affascinante. La mostra è realizzata da Gianluca Frinchillucci, Direttore dell’Istituto Geografico Polare “Silvio Zavatti” per il Comune di Fermo, in collaborazione con l’Assessorato ai Servizi Sociali. Il reportage documenta la spedizione etnografica condotta nel 2005 dallo studioso di popoli indigeni. Oltre alla salvaguardia di un patrimonio culturale indigeno e alla promozione dei diritti dell’infanzia, la mostra vuole condurre il visitatore alla riscoperta di un’esistenza umana ancora primordiale, segnata dalla continua sfida con le forze della natura.
“Con questo progetto – spiega l’esploratore Gianluca Frinchillucci - intendiamo promuovere l’incontro tra bambini dai valori, usi e tradizioni diversi, riducendo la diffidenza e sviluppando nei ragazzi la capacità di ascolto e confronto. La mostra – prosegue l’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Fermo, Dott.ssa Mariantonietta Di Felice - contribuisce a creare uomini capaci di comprendere l’importanza e la bellezza insita in culture diverse dalla propria e di lottare per il diritto alla sopravvivenza delle popolazioni indigene”.
Al termine della mostra, domenica 23 dicembre alle ore 15.30, si terrà un incontro che affronterà il tema dell’infanzia in maniera semplice e partecipata.
Gianluca Frinchillucci, presenterà una proiezione di diapositive legate alla condizione dell’infanzia in alcune zone del pianeta, realizzate nel corso della sua esperienza di ricercatore e di volontario.
Il Dott. Frinchillucci, infatti, si occupa di ricerche etnografiche tra popolazioni indigene, nell’Artico (Groenlandia e Siberia), in Etiopia, nelle Ande e nell’Amazzonia peruviana, ma ha partecipato anche a missioni umanitarie, ad esempio, durante la guerra dell’ex jugoslava, come operatore di pace per il rispetto dei diritti umani tra gli U’wa della Colombia o con il GUS di Macerata in Sri Lanka pochi giorni dopo lo Tsunami.
Interverrà anche Mariateresa Danieli, giudice che si occupa di tematiche dell’infanzia.
L’Associazione Perigeo Onlus, presenterà le proprie attività e tratterà, in particolare, di un progetto dedicato alle popolazioni dell’Etiopia.
“Etiopia, Identità e Sviluppo” - questo il titolo del progetto – prevede un intervento sistematico a favore della popolazione etiope, non soltanto da un punto di vista umanitario ma soprattutto finalizzato alla salvaguardia e alla valorizzazione del patrimonio culturale delle numerose etnie presenti in quell’immenso territorio d’Africa al quale ci lega in modo particolare la nostra più recente storia. Si affronteranno inoltre tematiche inerenti l’infanzia nell’etnia Oromo della città di Kofale.