tag:blogger.com,1999:blog-354949402024-03-08T14:20:03.384+00:00Dai deserti di ghiaccio artici ai deserti di fuocoGianluca Frinchilluccihttp://www.blogger.com/profile/08290636656449264257noreply@blogger.comBlogger222125tag:blogger.com,1999:blog-35494940.post-19462524227104963182012-10-16T14:50:00.002+01:002012-10-16T14:50:50.869+01:00<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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Video realizzato in Somalia sulla donazione di medicinali.<br />
Gianluca Frinchilluccihttp://www.blogger.com/profile/08290636656449264257noreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-35494940.post-47428238521179205192012-10-16T14:43:00.002+01:002012-10-16T14:43:28.159+01:00Somalia action<div>
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11 MILIONI DI DOLLARI IN MEDICINALI SBARCATI IN SOMALIA GRAZIE ALLA PERIGEO</div>
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pubblicata da <a data-hovercard="/ajax/hovercard/user.php?id=1578399624" href="https://www.facebook.com/perigeo.onlus">Perigeo Onlus</a> il giorno Martedì 16 ottobre 2012 alle ore 10.15 ·<span class="timelineUnitContainer"><a class="passiveImg fbAudienceHover timelineAudienceSelector" data-hover="tooltip" href="https://www.facebook.com/?ref=logo#" title="Pubblica"><i class="img sp_6x2a31 sx_7218bf"></i></a></span></div>
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Grazie alla Perigeo International People Community Onlus, il <strong>27 settembre scorso è sbarcato a Bosasso un Container contenente circa 11 milioni di dollari in medicinali</strong> inviato dal <em>CMMB - Catholic Medical Mission Board</em> di New York.<br />
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“<em>Siamo molto orgogliosi di questo nuovo successo</em> <em>ottenuto <strong>grazie alla preziosa collaborazione con il Dicastero Vaticano alla Sanità, alla Fondazione Buon Samaritano e alla donazione del CMMB - Catholic Medical Mission Board di New York</strong>” </em>ha dichiarato Gianluca Frinchillucci, Direttore Generale della Perigeo e Delegato Culturale e Sanitario del Governo del Puntland “<em>Ciò ci rende molto felici. La Somalia sta attraversando un momento politico molto importante. Dopo 20 anni di anarchia finalmente si sta concretizzando la speranza di una duratura stabilizzazione e pacificazione del Paese che tanto amiamo e sosteniamo. Poter inviare concretamente aiuti pone le basi per una nuova era di cooperazione e collaborazione per e con la Somalia. </em><br />
<em>Ringraziamo col cuore le Istituzioni italiane e internazionali che ci hanno supportato in questi mesi di duro lavoro e che hanno creduto e credono in noi e nei nostri progetti. In particolare un sentito <strong>ringraziamento va al Ministero degli Affari Esteri e alla Marina Militare italiana.</strong> </em><br />
<em>Dobbiamo particolare riconoscenza <strong>all’equipaggio di Nave San Giusto che, inquadrata nella Missione antipirateria europea Atalanta, ha monitorato il viaggio del Container da Dubai a Bosasso”</strong>.</em><br />
<br />
<strong>I medicinali sono stati presi in consegna dal Ministro della Sanità del Puntland On. Ali Abdullahi Warsame che - durante una cerimonia ufficiale ripresa dai media dell’intera Somalia - ha donato i farmaci ai Direttori sanitari degli ospedali regionali di Bari, Karkaar, Sanaag, Hailan, Nugaal, Sool, Mudug e Ain</strong>. Alla cerimonia di consegna hanno presenziato anche il Ministro di Stato per l'Ambiente, il Vice Ministro dell'Agricoltura e alcuni alti funzionari del Ministero della Sanità del Puntland.<br />
<strong>Vivissime congratulazioni</strong> sono arrivate anche <strong>dal Presidente del Puntland, On.</strong><strong> </strong><strong>Abdirahman Mohamud </strong><strong>Farole.</strong><br />
<br />
“<em>Speriamo</em> <em>di poter al più presto portare aiuti anche a Mogadiscio e nel sud del Paese” </em>aggiunge Laura Bacalini, Direttrice dei progetti della Perigeo. “<em>Inoltre, grazie al supporto e al <strong>finanziamento della Regione Marche</strong>, stiamo approntando la <strong>costituzione di un laboratorio farmaceutico</strong> che possa operare al più presto nel nord della Somalia”. </em><br />
Anche a questo scopo è stato da pochissimo siglato <strong>un Accordo di collaborazione tra l’Università di Galkayo, l’Università di Camerino e la Perigeo Onlus che contribuirà a rendere sempre più saldi i rapporti accademici tra Italia e Somalia</strong>.<br />
<em> </em><br />
Nell’ultimo anno la <strong>Perigeo IPC Onlus ha convogliato nel Puntland Somalo aiuti in medicinali per l’ammontare di circa 13 milioni di dollari</strong>, grazie principalmente alla <strong>Fondazione Buon Samaritano, al <em>CMMB</em> di New York, al Banco Farmaceutico e alla Regione Marche.</strong><br />
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<strong>Dott.ssa Alessandra Poggi</strong><br />
Associazione Perigeo - International People Community Onlus (<a href="http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fwww.perigeo.org&h=VAQF2uf2t&s=1" rel="nofollow" target="_blank">www.perigeo.org</a>)<br />
Responsabile per le relazioni esterne e istituzionali e press officer<br />
alessandra.poggi@perigeo.org +393938829149<br />
<br />
<span><img alt="" class="photo_img img" src="https://fbcdn-sphotos-f-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash3/552414_4413834115506_781431378_n.jpg" /></span><br />
<span><img alt="" class="photo_img img" src="https://fbcdn-sphotos-d-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash3/540990_4413834355512_660742732_n.jpg" /></span></div>
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Gianluca Frinchilluccihttp://www.blogger.com/profile/08290636656449264257noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-35494940.post-36859387931319004392012-03-26T08:02:00.000+01:002012-03-26T08:02:16.835+01:00intervista Rai News<div style="text-align: center;"><a href="http://altrevoci.blog.rainews24.it/2012/03/22/immigrazio%E2%80%8Bne-accoglienz%E2%80%8Ba-e-progetti-umanitari/"><strong>Per vedere l'intervista su Rai News di Luce Tommasi</strong></a></div><br />
<br />
"Per parlare di interventi in Africa e del ruolo delle associazioni umanitarie nel nostro paese, intervengono a Diritti anche <strong>Gianluca Frinchillucci</strong>, direttore generale della Perigeo Onlus e <strong>Vincenzo Varagona</strong>, giornalista della Rai, autore del libro ‘Abba Marcello - Viaggio nel cuore dell’Africa missionaria’, che documenta i reportage giornalistici che ha realizzato in questi anni."Gianluca Frinchilluccihttp://www.blogger.com/profile/08290636656449264257noreply@blogger.com162020 Sant'Angelo in Pontano MC, Italia43.099537 13.3976665999999843.0672315 13.359752599999979 43.1318425 13.43558059999998tag:blogger.com,1999:blog-35494940.post-76224462735748603992012-03-21T09:59:00.000+00:002012-03-21T09:59:14.013+00:00Intervista sa RAI NEWS 24<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-l-O1YXa83bs/T2mmV9P9VQI/AAAAAAAACtk/3WclVF5Emr8/s1600/Somalia+HIP_+2011+Final.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-l-O1YXa83bs/T2mmV9P9VQI/AAAAAAAACtk/3WclVF5Emr8/s1600/Somalia+HIP_+2011+Final.png" /></a></div><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br />
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<span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br />
</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Giovedi 22 marzo alle h.9.45 il direttore della Perigeo - <b>Gianluca Frinchillucci -</b> verrà intervistato nel corso della trasmissione <span class="Apple-style-span" style="color: #333333; line-height: 20px;"><b>Rai News,</b> nel 'Caffè' di Luce Tommasi. </span></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="color: #333333; line-height: 20px;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br />
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<span class="Apple-style-span" style="color: #333333; line-height: 20px;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">La puntata è dedicata al volume su Abba Marcello di <b>Vincenzo Varagona</b> (in diretta dalla sede Rai di Roma). Nella trasmissione interviste a Abba Marcello e Michele Marinangeli, “cittadino del mondo” cui è dedicato un capitolo del volume. Nel volume un altro capitolo è dedicato alla Perigeo.</span></span></div>Gianluca Frinchilluccihttp://www.blogger.com/profile/08290636656449264257noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-35494940.post-44201638229155919312012-03-03T07:44:00.000+00:002012-03-03T07:44:42.845+00:002011-11-10 AFRICA/SOMALIA - Attrezzature mediche dall’Italia ad un ospedale del Puntland<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on"><h2 class="news_tit" style="text-align: center;">AFRICA/SOMALIA - </h2><h2 class="news_tit" style="text-align: center;">Attrezzature mediche dall’Italia ad un ospedale del Puntland</h2>Mogadiscio (Agenzia Fides) - È giunto in Somalia il materiale sanitario inviato dalla Perigeo International People Community Onlus, come informa un comunicato inviato all’Agenzia Fides. “Quella effettuata dalla Perigeo è stata la prima spedizione italiana di materiale in territorio somalo da quasi vent’anni a questa parte” ha dichiarato Gianluca Frinchillucci, Direttore Generale della Perigeo e Delegato Culturale e Sanitario del Governo del Puntland. “Ciò ci rende molto felici e fieri. Ci auguriamo che da questo primo passo possa iniziare una nuova era di cooperazione e collaborazione per la Somalia. Ringrazio col cuore le Istituzioni italiane e internazionali che ci hanno supportato in questi mesi di duro lavoro e che hanno creduto e credono in noi e nel nostro sogno”.<br />
<br />
Il Ministero della Sanità del Puntland, in coordinamento con il Ministro della Sanità del TFG, si è preso carico del trasporto e della distribuzione del materiale. Presso l’Ospedale generale del Mudug di Galkayo è già stato distribuito il materiale sanitario di prima necessità e sono stati installati i macchinari medici che consentiranno la ripresa del funzionamento di importanti reparti dell’Ospedale. In particolare, l’installazione degli unici endoscopi di tutta la Somalia, consentirà visite specialistiche in loco. Materiale medico di prima necessità verrà presto convogliato a Mogadiscio a spese del Governo dello Stato Somalo del Puntland, grazie ai contatti con il Governo di Transizione Somalo.<br />
<br />
La Perigeo Onlus opera nel Corno d’Africa dal 2004 ed è presente in Somalia dal 2010. Durante la scorsa estate ha aderito all’appello del Santo Padre e della Comunità Internazionale al fine di affrontare e risolvere la gravissima crisi umanitaria che si sta consumando nel Corno d’Africa e in particolare in Somalia. La Perigeo ha organizzato e predisposto un ponte di aiuti umanitari, coordinando una rete di enti che collaborano dall’Italia e dall’estero: Cgil Marche, Comitato per la lotta contro la fame di Forlì, Banco Farmaceutico di Milano, CMMB - Catholic Medical Mission Board di New York, con l’appoggio di Caritas Somalia. (L.M.) (Agenzia Fides 10/11/2011)<br />
<br />
Fonte: http://www.fides.org/aree/news/newsdet.php?idnews=37686&lan=ita<br />
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</div>Gianluca Frinchilluccihttp://www.blogger.com/profile/08290636656449264257noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-35494940.post-36922241572855710582012-03-03T07:38:00.000+00:002012-03-03T07:38:59.751+00:00News dall'Amazzonia<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on"><div style="text-align: justify;"><br />
</div><h1 class="posttitle" style="text-align: center;">DIRITTI PER GLI INDIGENI ASHÁNINKA, IL PLAUSO DI UN ETNOLOGO</h1><div style="text-align: justify;">“È una notizia molto importante che aspettavamo. Gli Asháninka sono da tempo organizzati e pronti a dialogare con il governo per la difesa della propria identità culturale e del proprio ambiente. Il nuovo corso della politica peruviana, a fianco degli indigeni, sta dando i suoi frutti”.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Così Gianluca Frinchillucci, antropologo, etnografo, esploratore e profondo conoscitore della popolazione Asháninka, commenta alla MISNA l’accordo firmato nella località orientale di Satipo tra il primo ministro Oscar Valdés e i rappresentanti della comunità indigena, al termine di tre giorni di negoziati a cui hanno partecipato 3000 nativi. L’intesa prevede, tra l’altro, il riconoscimento agli Asháninka dei titoli di proprietà sulle terre comunali in cui da sempre vivono per evitare le invasioni di coloni e lo sfruttamento del legname con conseguenti gravi ripercussioni sull’ecosistema. Il governo del presidente Ollanta Humala si è anche impegnato a tutelare i diritti umani e il diritto all’identità indigena e a promuovere la loro partecipazione nella pubblica amministrazione.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">“Gli Asháninka sono consapevoli dell’importanza del dialogo e dell’integrazione con lo Stato peruviano. Il loro primo contatto con il mondo occidentale è avvenuto nel 1595 e dal 1685 hanno relazioni stabili con i francescani” aggiunge Frinchillucci che il popolo nativo lo ha conosciuto da vicino, come racconta in “Asháninka. Trecento anni di convivenza con i francescani nella Selva Central peruviana”, libro pubblicato nel 2011 da D’errico, nato dal suo incontro con l’antropologo Padre Tomás Martin, missionario francescano tra gli Asháninka del villaggio di San Antonio di Cheni.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">“Tra luci ed ombre – aggiunge l’interlocutore della MISNA – ciò ha permesso loro di sviluppare la propria identità, e di superare sia le prime violente penetrazioni nella selva, culminate con la rivolta di Juan Santos Atahualpa del 1742 e in tempi più recenti la sanguinosa guerra con Sendero Luminoso che ha profondamente traumatizzato la popolazione nativa. Con la firma di questo accordo gli Asháninka garantiscono alle future generazioni la possibilità di sviluppare il proprio territorio nel pieno rispetto delle proprie tradizioni”.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">L’intesa rientra tra gli obiettivi del governo Humala, primo fra tutti quello di promuovere l’inclusione in un paese che nell’ultimo decennio ha registrato una crescita economica costante, senza riuscire ad abbattere il divario sociale. Stimati in circa 52.000, gli Asháninka sono il principale popolo nativo della selva peruviana, che conta in totale 65 etnie. A tutt’oggi devono sopravvivere difendendo la loro identità in una regione duramente colpita dal narcotraffico e dagli sparuti gruppi rimanenti di ‘Sendero’, smantellato ufficialmente nel 1992.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Fonte: Misna, 2 marzo 2012, </div><div style="text-align: justify;">http://www.misna.org/primo-piano/diritti-per-gli-indigeni-ashaninka-il-plauso-di-un-etnologo/02-03-2012-813.html </div></div>Gianluca Frinchilluccihttp://www.blogger.com/profile/08290636656449264257noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-35494940.post-82606518470025075572010-09-02T07:49:00.000+01:002014-11-16T09:33:11.101+00:00Premio divulgatore scientificoLo scorso 21 agosto 2010, ho ricevuto il premio come divulgatore scientifico al 12° Festival Internazionale del Cinema Naturalistico e Ambientale, con la seguente motivazione:<br />
"per temperamento e natura non possiamo certamente definirlo un tipo stanziale ed è così più facile incontrarlo tra i popoli indigeni dell'Etiopia, della Groenlandia,della penisola siberiana di Jamal, del Nepal. Per dirla come<br />
<br />
Thomas Edward Lawrence è uno di quegli uomini che sognano di giorno e sono dunque uomini pericolosi, giacché ad essi è dato di vivere i sogni ad occhi aperti e far sì che si avverino.<br />
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Ringrazio gli organizzatori per il riconoscimento e il mio amico Davide Peluzzi<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/_jD8dEJWFLU8/TH9Ij5LmwSI/AAAAAAAACsA/IGE6N7PnnUo/s1600/P1150641.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/_jD8dEJWFLU8/TH9Ij5LmwSI/AAAAAAAACsA/IGE6N7PnnUo/s320/P1150641.JPG" /></a><a href="http://4.bp.blogspot.com/_jD8dEJWFLU8/TH9I9p4Qy8I/AAAAAAAACsI/7zNS4qLz-2Q/s1600/P1150632.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/_jD8dEJWFLU8/TH9I9p4Qy8I/AAAAAAAACsI/7zNS4qLz-2Q/s320/P1150632.JPG" /></a></div>
(ph. Davide Peluzzi)Gianluca Frinchilluccihttp://www.blogger.com/profile/08290636656449264257noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-35494940.post-26380032430899184752010-08-19T21:14:00.003+01:002010-08-19T21:14:23.060+01:00Viaggio in Egitto<meta content="text/html; charset=utf-8" http-equiv="Content-Type"></meta><meta content="Word.Document" name="ProgId"></meta><meta content="Microsoft Word 11" name="Generator"></meta><meta content="Microsoft Word 11" name="Originator"></meta><link href="file:///C:%5CDOCUME%7E1%5CAndrea%5CIMPOST%7E1%5CTemp%5Cmsohtml1%5C01%5Cclip_filelist.xml" rel="File-List"></link><link href="file:///C:%5CDOCUME%7E1%5CAndrea%5CIMPOST%7E1%5CTemp%5Cmsohtml1%5C01%5Cclip_editdata.mso" rel="Edit-Time-Data"></link><o:smarttagtype name="PersonName" namespaceuri="urn:schemas-microsoft-com:office:smarttags"></o:smarttagtype><o:smarttagtype name="metricconverter" namespaceuri="urn:schemas-microsoft-com:office:smarttags"></o:smarttagtype><style>
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<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;"><br />
</div><div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: center;"><b><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 24pt; line-height: 150%;">Viaggio in Egitto <o:p></o:p></span></b></div><div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: center;"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 150%;">di Gianluca Frinchillucci<o:p></o:p></span></div><div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: center;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 35.4pt;"><b><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Cairo, </span></b><b><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 150%;"><o:p> </o:p>Cairo, 17 novembre 2009</span></b><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 150%;"> <o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 35.4pt;"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Sono stato in Egitto quattro volte e ogni volta lo apprezzo sempre di più. Sono rimasto stupito alla vista della biblioteca del monastero di Santa Caterina, ho asceso il sacro monte de Sinai dove secondo la tradizione Mosè ha ricevuto le tavole della legge da Dio, bevuto il the con i beduini, immerso nelle splendide acque del Mar Rosso, entrato nelle tombe della Valle dei re e camminato tra le colonne del tempio di Karnak a Luxur… avevo però voglia di conoscere il Cairo, entrare nelle piramidi e osservare il tesoro di <b>Tutankhamen</b> nel Museo egizio e visitare il sacrario italiano di El Alamein.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 35.4pt;"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Nel mio piccolo paese è nato un missionario comboniano che ora vive al Cairo, Padre Giuseppe Cruciani. Ci conosciamo da sempre in quanto era amico di mio padre. Lui mi invita a raggiungerlo al Cairo per conoscere la sua realtà missionaria.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 35.4pt;"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Quando arriviamo al Cairo è ormai sera e attraversiamo una città caotica. Raggiungiamo la sede dei comboniani, padre <b>Giuseppe Cruciani</b> ha settantatré anni, è nato a Sant’Angelo in Pontano, il mio paese, ed era amico di mio padre. Ha passato la maggior parte della sua vita in Sudan è laureato in biologia e dal 1991 sta al Cairo. La sua casa è appena dieci minuti a piedi dal Museo del Cairo.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 35.4pt;"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Tra i tanti ricordi curiosi che ho di lui da bambino, c’è ne è uno legato alla sua grande passione per l’elettronica: usava una radio Sony a onde larghe che prende le stazioni di tutto il mondo. Ne ero affascinato. Tra i tanti ricordi dei nostri incontri evocati appena visti, c’è stato anche questo e padre Giuseppe ha preso una vecchia scatola e me l’ha data: conteneva la radio che avevo sognato in gioventù. “Ormai è superata, usiamo il cellulare per tutto”, mi ha detto. Per me rimane uno degli oggetti magici della mia adolescenza: essere collegati con tutto il mondo.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 35.4pt;"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Padre Giuseppe assiste una comunità di profughi sudanesi sfuggiti ai massacri nella loro terra. Stiamo un po’ con loro e coinvolgiamo i bambini della scuola comboniana nel nostro scambio di disegni “Amici dal mondo”. Visitiamo anche le suore di Madre Teresa che assistono orfani e anziani in uno dei quartieri più poveri del Cairo.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 35.4pt;"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Con Padre Giuseppe visitiamo anche la zona vecchia del Cairo, tra cui il pozzo di Mosè accanto alla sinagoga e la chiesa che sorge nel luogo dove secondo la tradizione ha vissuto Maria e Giuseppe con il piccolo Gesù.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 35.4pt;"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 150%;"><o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 35.4pt;"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Organizziamo una visita al sacrario militare di El Alamein dove riposano riposano i paracadutisti della Folgore, i carristi della Littorio e dell’Ariete, i fanti della Pavia e i ragazzi libici inquadrati nelle file dell’esercito italiano. Quest’ultimi sepolti vicino ad una bella moschea. La battaglia di El Alamein è stata da molti paragonata a quella delle Termopili del 19 agosto del <st1:metricconverter productid="480 a" w:st="on">480 a</st1:metricconverter>.C.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 35.4pt;"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Rendiamo omaggio alle tombe dei caduti e Laura lascia un messaggio molto commovente sul registro dei visitatori.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 35.4pt;"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Ripartiamo e lungo la strada troviamo una lapide: “Mancò la fortuna no il valore”. Le truppe italiane arrivarono a <st1:metricconverter productid="111 km" w:st="on">111 km</st1:metricconverter> da Alessandria. Noi raggiungiamo la celebre città per visitare l’area del porto dove sorgeva il faro.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 35.4pt;"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Arriviamo al Cairo molto tardi e ci addormentiamo parlando di <b>Tutankhamen</b>. Il giorno successivo partiamo per le piramidi con una guida trovata da padre Giuseppe. Si chiama <b>Pietro</b>, italianizzando il suo nome. Ha lavorato nel commercio con un signore di Bari e conosce qualche parola d’italiano. È molto simpatico e ci racconta in inglese un paio di barzellette sui carabinieri. <o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 35.4pt;"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Con lui partiamo alla scoperta del Cairo faraonico.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 35.4pt;"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 150%;">La prima tappa è a <b>Saqqara</b>, la necropoli della città di <b>Menfi</b>. Il sito è vastissimo e decidiamo di concentrare la visita solo su pochi elementi. La prima tappa è la visita esterna della grande piramide a gradoni di <b>Zoser</b>. È stata costruita nel <st1:metricconverter productid="2800 a" w:st="on">2800 a</st1:metricconverter>.C. e raggiunge i <st1:metricconverter productid="62 metri" w:st="on">62 metri</st1:metricconverter> di altezza. <o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 35.4pt;"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 150%;">L’architetto <b>Imhotep</b> che l’ha costruita, ebbe la rivoluzionaria intuizione di rompere con la tradizione, infatti, fino a quel momento le tombe erano sotterranee costruite con mattoni di fango. La sua straordinaria capacità di lavorare la pietra gli permise di creare la più grande struttura in materiale lapideo.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 35.4pt;"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 150%;"><o:p></o:p></span></div><div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: center; text-indent: 35.4pt;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 150%;"><v:shapetype coordsize="21600,21600" filled="f" id="_x0000_t75" o:preferrelative="t" o:spt="75" path="m@4@5l@4@11@9@11@9@5xe" stroked="f"> <v:stroke joinstyle="miter"> <v:formulas> <v:f eqn="if lineDrawn pixelLineWidth 0"> <v:f eqn="sum @0 1 0"> <v:f eqn="sum 0 0 @1"> <v:f eqn="prod @2 1 2"> <v:f eqn="prod @3 21600 pixelWidth"> <v:f eqn="prod @3 21600 pixelHeight"> <v:f eqn="sum @0 0 1"> <v:f eqn="prod @6 1 2"> <v:f eqn="prod @7 21600 pixelWidth"> <v:f eqn="sum @8 21600 0"> <v:f eqn="prod @7 21600 pixelHeight"> <v:f eqn="sum @10 21600 0"> </v:f> <v:path gradientshapeok="t" o:connecttype="rect" o:extrusionok="f"> <o:lock aspectratio="t" v:ext="edit"> </o:lock><v:shape id="_x0000_i1025" style="height: 333pt; width: 333pt;" type="#_x0000_t75"> <v:imagedata o:title="3324_400x400" src="file:///C:%5CDOCUME%7E1%5CAndrea%5CIMPOST%7E1%5CTemp%5Cmsohtml1%5C01%5Cclip_image001.jpg"> </v:imagedata><o:p></o:p></v:shape></v:path></v:f></v:f></v:f></v:f></v:f></v:f></v:f></v:f></v:f></v:f></v:f></v:formulas></v:stroke></v:shapetype></span></div><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 150%;"><o:p></o:p></span><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Poco più avanti, in direzione nord-est, c’è la piramide di <b>Teti</b>, il primo Re della VI Dinastia e la visitiamo, con una simpaticissima e improbabile anziana guida egiziana. Ci invita a fotografare l’interno e ovviamente ci chiede una piccola mancia all’uscita. Ci sono pochissimi turisti a visitare il sito e l’atmosfera è molto emozionante.<o:p></o:p></span> <br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 35.4pt;"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Dopo uno stretto corridoio sulla sinistra c’è la camera sepolcrale, saccheggiata nel passato, con il sarcofago di basalto. Nel soffitto sono raffigurate le stelle e le pareti sono coperte di geroglifici.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 35.4pt;"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Scatto alcune fotografie stupende dell’interno che stridono un po’ con la vista esterna della piramide depredata nell’antichità. La piramide si <b>Teti</b> è stata scoperta dall’archeologo francese <b>Mariette</b> nel 1850 e in origine era a gradoni colmati e rivestiti di calcare.<o:p></o:p></span></div><div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: center;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 150%;"><o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 35.4pt;"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Ripartiamo dopo la visita per raggiungere le tre piramidi più famose: quelle di <b>Giza</b>.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 35.4pt;"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 150%;">In Egitto, alla sinistra del corso del Nilo ci sono circa settanta piramidi che ci accompagnano da 4500 anni. Le più famose sono le tre dei faraoni <b>Cheope</b>, <b>Chefren</b> e <b>Micerino</b>, risalenti alla IV dinastia (2700-2500 ca. a.C.), l’unica delle sette meraviglie del mondo antico giunta fino ai giorni nostri.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Nei loro pressi sorgono <st1:personname productid="la Sfinge" w:st="on">la Sfinge</st1:personname>, alcune piramidi minori e diverse tombe di funzionari. Lo spettacolo è imponente. Camminiamo da una piccola altura e raggiungiamo le piramidi attraversando un breve tratto di deserto. Entriamo nella piramide più grande, quella di Cheope. <o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Non mi lascio andare ad espressioni del tipo “non è terrestre”, ma sento dentro di me una forte carica spirituale. La grande camera sepolcrale all’interno della piramide è un opera di ingegneria perfetta. <o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Al suo interno un gruppo di giovani occidentali sta praticando la meditazione. <o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Probabilmente il Faraone non ha mai riposato nella camera e allora a cosa è servita? Come è stato possibile creare un’opera così perfetta? Quali conoscenze avevano? Come hanno spostato i massi. Milioni di massi dal peso di alcune tonnellate ciascuno. <o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 150%;">In Italia, poco prima della partenza sono entrato in contatto il geometra civitanovese, <b>Elio Diomedi</b>, l’uomo che ha elaborato una teoria rivoluzionaria che potrebbe spiegare come sono state costruite le piramidi, e la sua non è un’illuminazione extraterrestre, ma solo buon senso e tanta genialità. Lui ha pensato ad una particolare slitta in legno e a un sistema di trasporto basato su piccoli assi in legno. Con il suo sistema pochi uomini possono spostare pesi enormi. <o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Diomedi ha ipotizzato l’uso di rotaie in legno accuratamente ingrassate con grasso animale dove sopra scivola una slitta con il masso da trainare.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Elio mi mette in contatto <b><span style="font-weight: normal;">con </span></b><b>M. S.</b><b>,</b> un archeologo egiziano che lavora al Museo egizio e collabora con <b>Zahi Awass</b>, il più famoso archeologo egiziano, il nuovo Indiana Jones.<o:p></o:p></span></div><div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: center;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 150%;"><v:shape id="_x0000_i1026" style="height: 182.25pt; width: 275.25pt;" type="#_x0000_t75"> <v:imagedata o:title="diomedi3-300x198" src="file:///C:%5CDOCUME%7E1%5CAndrea%5CIMPOST%7E1%5CTemp%5Cmsohtml1%5C01%5Cclip_image002.jpg"> </v:imagedata><o:p></o:p></v:shape></span></div><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 150%;"><o:p></o:p></span><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Il prof. <b>Awass</b> e il dott. <b>S.</b><b> </b>sono venuti spesso nelle Marche per incontrare <b>Elio Diomedi. </b>Di lui il prof. <b>Awass</b> ha affermato: <b>“</b>Personalmente non so se gli Egiziani hanno usato davvero la tecnica proposta da Elio ma sicuramente è la più logica. Se credo nella reincarnazione, devo credere che <b>Diomedi</b> fu l’architetto che progettò <st1:personname productid="la Piramide" w:st="on">la Piramide</st1:personname>”. Non mi rendo molto conto della scoperta di <b>Diomedi</b>, ne parlo a lungo con il dott. Sadek al Museo del Cairo. È molto giovane ed elegante. Ci dice subito che poiché conosciamo <b>Elio Diomedi</b> siamo amici suoi. Ha una stima infinita per il geometra marchigiano, dice subito che nessuno ha mai raggiunto al mondo i suoi risultati. Parla perfettamente l’italiano ed è un vero fiume in piena. <o:p></o:p></span> <br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 150%;"> Su indicazione di <b>M.</b> visito la stanza n. 79, dove c’è appeso alla parete un’anonima slitta in legno, numero di catalogo 5460. Il sogno degli archeologi egiziani e sperimentare l’uso della slitta secondo la teoria di <b>Elio Diomedi</b>.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 150%;">La visita la museo egizio mi produce la sindrome di Stendhal. Ho gli occhi lucidi e i sensi confusi. <b>M. S. </b>mi aspetta seduto fuori l’entrata del Museo. Lo cercano moltissimi dipendenti, lui risolve tutte le incombenze e ci racconta del suo Egitto. <o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 150%;">“I due terzi del materiale archeologico egiziano è ancora da scoprire”, dice Sadek, e continua: “ il prof. <b>Awass</b> sta collaborando ad una legge che propone il carcere a vita per i saccheggiatori di tombe. Intorno alle piramidi di <b>Giza</b> ci sono ancora tantissime cose da trovare ma il prof. <b>Awass</b> ha il sogno di scoprire la vera camera sepolcrale della grande piramide, probabilmente ancora intatta nascosta da muri molto spessi. Con un piccolo robot è entrato in un cunicolo e ha trovato una porta sigillata, ora deve capire come entrare senza far crollare tutto.”<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 35.4pt;"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Parliamo di e della <b>Valle dei Re</b>: “mancano alcune tombe di faraoni all’appello. Il professore è convinto che ne troverà una, prima o poi, saccheggiata o intatta, comunque ancora non scoperta”. <o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 35.4pt;"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Gli racconto della mia recente visita con la famiglia alla <b>Valla dei Re</b> e della passione di mio figlio per le antichità egizie e per la tomba di <b>Tutankhamen</b>. Mio figlio qualche giorno fa è rimasto incantato da un documentario su il prof. <b>Awass</b> e la tomba del faraone bambino, letteralmente affascinato. È incuriosito dalla cosa. <o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 35.4pt;"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Racconterò al prof.<b> Awass </b>di tuo figlio e cercherò di farti ricevere quando tornerai. Così tuo figlio avrà una tua foto con lui.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 35.4pt;"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Esco dal museo e con i miei amici andiamo verso la missione. Nessuno parla, siamo tutti assorti e ripensiamo al bellissimo incontro che abbiamo fatto e agli oggetti visti. Ripenso alla frase che capeggia sul sito ufficiale del prof. <b>Awass</b>: “for me, archaeology, is not a just a job. </span><span lang="EN-US" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 150%;">It combines everything that I could want- imagination, intellect, action and adventure”. <o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 35.4pt;"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Ripenso ai siti archeologici che ho visitato in tutto il mondo; agli scavi che ho partecipato e alla nostra recente spedizione tra le <b>Ande del Perù</b> alla ricerca della città perduta di <b>Chicuate</b> e non posso non far mia la frase del professore. In particolare non posso non fare un paragone con la straordinaria scoperta della tomba di <b>Sipan</b>, nel <st1:metricconverter productid="1987 in" w:st="on">1987 in</st1:metricconverter> Perù. In quell’anno l’archeologo peruviano <b>Walter Alva</b> scoprì una tomba intatta di un re Moche, la più grande scoperta dell’archeologia precolombiana. Ho parlato a lungo con Alva e ho passato tanto tempo ad osservare i reperti di <b>Sipan</b> e l tomba. Notavo nelle parole di <b>Susanna Alva</b>, la bravissima archeologa moglie di Walter, la stessa passione e la stessa fede che hanno gli archeologi del museo egizio. Mi torna in mente una frase del film di <b>Indiana Jones</b>:<b> </b>“L’archeologia è la nostra religione”. <o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 35.4pt;"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 150%;">È vero, nella nostra ricerca c’è azione, intelletto, avventura, ma anche una fortissima carica spirituale che ci porta a credere a quello che facciamo come in una fede religiosa, ignorando un mondo di puro scientismo che non vuol più sentir parlare di romanticismo e di sogni, ma solo di realismo e freddezza. <o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 35.4pt;"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Così continua la mia ricerca dietro i miti del passato, consapevole che non arriverò mai alla fine ma che il mio cammino mi porterà di nuovo anche nel cuore dell’Egitto, e chissà magari un giorno ad imitare i grandi archeologi del passato nelle loro scoperte. <o:p></o:p></span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 35.4pt;"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; line-height: 150%;"><o:p><br />
</o:p><o:p></o:p></span></div>Gianluca Frinchilluccihttp://www.blogger.com/profile/08290636656449264257noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-35494940.post-1235895445658061832010-08-09T17:54:00.000+01:002010-08-09T17:54:01.060+01:009 Agosto 2010: la Perigeo International e la Giornata Internazionale dei Popoli Indigeni del Mondo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/_jD8dEJWFLU8/TGAyDgfLYqI/AAAAAAAACrs/GEBCuYHaRos/s1600/07_et_surma_177.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/_jD8dEJWFLU8/TGAyDgfLYqI/AAAAAAAACrs/GEBCuYHaRos/s320/07_et_surma_177.JPG" /></a></div><div style="text-align: center;"> <span style="font-size: x-small;"><b>Ph: giovane surma dell’Etiopia meridionale (Omo Valley), ph: G.Frinchillucci</b></span></div><br />
Grande successo per l’organizzazione internazionale <b>Perigeo Onlus</b> unica associazione italiana le cui iniziative sono state segnale dalle Nazioni Unite in occasione della <b>Giornata Internazionale dei Popoli Indigeni del Mondo</b> indetta proprio dall’ONU per il <b>9 agosto</b>.<br />
<br />
Sono svariati i progetti portati avanti dalla Perigeo a fianco di questi popoli: Perù, Groenlandia, Etiopia e Nepal sono i principali scenari all'interno dei quali opera sia nel settore della divulgazione scientifica che in quello dei rapporti culturali e, da poco, anche con azioni mirate di aiuto umanitario.<br />
<br />
Le iniziative sono state ideate dal direttore <b>Gianluca Frinchillucci</b>, membro della società antropologica italiana, che dal 1991 si occupa di popoli indigeni con studi tematici in particolare sugli Ashaninkas della Selva Central e sugli Inuit della Groenlandia orientale e da <b>Laura Bacalini</b>, responsabile dei progetti dell’associazione, che da anni segue il direttore nelle campagne di ricerca sul campo e nelle relazioni internazionali.<br />
<br />
I rapporti con gli uffici delle Nazioni Unite sono stati curati da <b>Marija Herceg</b>, delegata dalla Perigeo per i rapporti con l’Etiopia e responsabile della sede croata dell’associazione.<br />
<br />
In particolare la Perigeo co-organizzatrice insieme ad <b>Arte Nomade </b>di <b>Montelago Celtic Festival</b>, ha curato nel corso della manifestazione i dibattiti sul tema delle identità culturali e dei rapporti con i popoli indigeni, untiamente alla realizzazione di pannelli espositivi e la proiezione di un video dedicato ai Nency della penisola di Yamal, ottenendo tra l’altro, più di 1000 nuovi contatti soltanto nelle due giornate del festival.<br />
<br />
<br />
<br />
Tra le iniziative in corso della Perigeo a fianco dei popoli indigeni segnaliamo:<br />
<br />
- <b>Musei senza frontiere</b>, il progetto dell’associazione che crea e utilizza musei etnografici come strumenti per la promozione della pace e del dialogo interculturale. Musei intesi come ponti tra culture e mezzi di salvaguardia delle identità;<br />
<br />
- <b>Scambio disegni tra popoli indigeni</b>, nato con gli Inuit di Ammassalik (anno polare internazionale) e ora esteso ai Nency della Penisola di Yamal e ai popoli indigeni dell’Etiopia: Surma, Hamer e Ongota.<br />
<br />
- <b>I geni raccontano la storia dei popoli</b>, progetto di ricerca genetica portato avanti in collaborazione con l’università di Bologna (Dipartimento di Biologia Evoluzionistica) con campionamenti di DNA nella Valle dell’Omo in Etiopia e tra gli Inuit della Groenlandia orientale.<br />
<br />
- <b>Mission A</b><b>shaninkas</b>: campagna d’aiuto al villaggio indios San Antonio di Cheni nella Selva Central Peruviana.<br />
<br />
<br />
---------------<br />
<br />
<b>Dott.ssa Laura Bacalini</b><br />
Responsabile dei progetti della Perigeo onlus<br />
<br />
www.perigeo.org<br />
<br />
info@perigeo.org<br />
<br />
cell. 00.39 3348434719Gianluca Frinchilluccihttp://www.blogger.com/profile/08290636656449264257noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-35494940.post-62024080803056311642010-08-09T11:14:00.000+01:002010-08-09T11:14:06.536+01:00Giornata Internazionale dei Popoli Indigeni del Mondo<div style="text-align: center;"><b style="font-family: Tahoma;"><span> </span></b><st1:date day="9" ls="trans" month="8" style="font-family: Tahoma;" w:st="on" year="2010"><b><span style="font-size: 20pt;">9 AGOSTO 2010</span></b></st1:date><span style="font-weight: bold;"> <br />
</span></div><div style="font-family: Tahoma; font-weight: bold; text-align: center;"> <span style="font-size: medium;">Giornata Internazionale dei Popoli Indigeni del Mondo </span> </div><div style="text-align: center;"> <span style="font-family: Tahoma; font-size: medium; font-style: italic;"><span style="font-weight: bold;">International Day of the World’s Indigenous People</span></span></div><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/_jD8dEJWFLU8/TF_UpLjQ-aI/AAAAAAAACrg/pS1uz7CxA6A/s1600/unpfii_logo170obx.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/_jD8dEJWFLU8/TF_UpLjQ-aI/AAAAAAAACrg/pS1uz7CxA6A/s320/unpfii_logo170obx.gif" /></a></div><br />
<br />
<span style="font-family: Tahoma;"> La <span style="font-size: small;"><span style="font-weight: bold;">Perigeo International</span></span>, nella convinzione che la diversità culturale, in quanto strumento di diffusione e mantenimento della pace, sia patrimonio dell’intera umanità, è impegnata da anni nella tutela e nella valorizzazione delle identità e delle espressioni culturali dei popoli indigeni. </span> <br style="font-family: Tahoma;" /><span style="font-family: Tahoma;"> Tale convinzione trova espressione pratica nel progetto <span style="font-size: small;"><span style="font-weight: bold;">’’Musei senza frontiere’’</span></span> che prevede la creazione di musei etnografici in varie parti del mondo intesi come luoghi di conservazione della cultura materiale dei popoli ma anche strumenti di incontro, studio e approfondimento della cultura immateriale e dei sistemi di conoscenza dei popoli indigeni a cui l’associazione pone un attenzione particolare. </span><br />
<br />
<span style="font-family: Tahoma;"> Il progetto <span style="font-size: small; font-weight: bold;">’’Amici dal mondo</span></span><span style="font-family: Tahoma;"> <span style="font-size: small;"><span style="font-weight: bold;">- conoscere gli altri disegnando casa’’</span></span></span><span style="font-family: Tahoma;">, portato avanti grazie anche alle basi operative costituite dai musei, consiste nello scambio disegni fatti dai bambini dei popoli indigeni con cui collaboriamo. </span><br />
<span style="font-family: Tahoma;"> Tali disegni portati nelle scuole e nei nostri musei, sono stati mostrati ai bambini e, partendo dai disegni delle case, dei paesaggi e degli oggetti della cultura materiale ,sono statie mostrate ai bambini le differenze culturali e ambientali degli altri bambini.</span><br />
<span style="font-family: Tahoma;"></span><br />
<span style="font-family: Tahoma;"> <br />
</span> <span style="font-family: Tahoma;"> I Popoli Indigeni con cui la Perigeo collabora sono: i <span style="font-family: Tahoma; font-size: small; font-style: italic;"><span style="font-weight: bold;">Suri</span></span><span style="font-family: Tahoma;">, gli </span><span style="font-family: Tahoma; font-size: small; font-style: italic;"><span style="font-weight: bold;">Hamer</span></span><span style="font-family: Tahoma;">, gli </span><span style="font-family: Tahoma; font-size: small; font-style: italic; font-weight: bold;">Ongota </span><span style="font-family: Tahoma;">e i </span><span style="font-family: Tahoma; font-size: small; font-style: italic; font-weight: bold;">Kunama </span><span style="font-family: Tahoma;">dell’Etiopia; gli </span><span style="font-family: Tahoma; font-size: small; font-style: italic; font-weight: bold;">Inuit </span><span style="font-family: Tahoma;">della Groenlandia orientale; i </span><span style="font-family: Tahoma; font-size: small; font-style: italic; font-weight: bold;">Nency </span><span style="font-family: Tahoma;">della Penisola di Jamal (Siberia occidentale) e i </span><span style="font-family: Tahoma; font-size: small; font-style: italic; font-weight: bold;">Tamang </span><span style="font-family: Tahoma;">del Nepal.</span></span><br />
<br />
<span style="font-family: Tahoma;"><span style="font-family: Tahoma;">La Perigeo è diretta da Gianluca Frinchillucci</span></span>Gianluca Frinchilluccihttp://www.blogger.com/profile/08290636656449264257noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-35494940.post-58003554957750717812010-08-09T10:55:00.000+01:002010-08-09T10:55:14.769+01:00Puntland launches new raid on Qaeda-linked militia<a href="http://www.khaleejtimes.com/DisplayArticleNew.asp?col=&section=international&xfile=data/international/2010/August/international_August386.xml">Puntland launches new raid on Qaeda-linked militia</a>Gianluca Frinchilluccihttp://www.blogger.com/profile/08290636656449264257noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-35494940.post-45909996714417489232010-07-05T01:42:00.000+01:002014-11-16T09:30:43.466+00:00Spedizione Perigeo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b><span style="font-size: x-large;">Spedizione Uomo e Ambiente</span></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><span style="font-size: x-large;">Perù 2010</span></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><span style="font-size: x-large;">Perigeo </span></b></div>
<br />
<br />
<br />
<span style="font-size: small;">In attesa del comunicato stampa ufficiale comunico che la spedizione è andata bensisimo e che abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi. </span><br />
<br />
<span style="font-size: small;"> Siamo partiti con la richiesta alla Perigeo dalla autorità locali che hanno coofinaziato la spedizione. Mentre eravamo a Huancabamba è arrivato il Patrocinio della Lega Ambiente Nazionale. </span> <br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/_jD8dEJWFLU8/TDEi8OcYaEI/AAAAAAAACqc/-15uCFFrYqY/s1600/DSC_0112.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/_jD8dEJWFLU8/TDEi8OcYaEI/AAAAAAAACqc/-15uCFFrYqY/s640/DSC_0112.JPG" height="640" style="cursor: move;" width="427" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
Foto di Andrea Zampa. Pierfrancesco mentre osserva Laura e Luca durante i rilievi del lago Inca Rey (Ph: Andrea Zampa)<br />
<br />
<br />
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/_jD8dEJWFLU8/TDEj5chzd3I/AAAAAAAACqk/MazDxL-7-Jg/s1600/IMG_0288.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/_jD8dEJWFLU8/TDEj5chzd3I/AAAAAAAACqk/MazDxL-7-Jg/s640/IMG_0288.JPG" height="360" width="640" /></a></div>
<span id="goog_392795598"></span><span id="goog_392795599"></span><br />
<div style="text-align: center;">
Uno di noi tre in immersione</div>
<br />
<br />
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/_jD8dEJWFLU8/TDElkDrI7uI/AAAAAAAACq8/E7HTz2H62UI/s1600/L1050063.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/_jD8dEJWFLU8/TDElkDrI7uI/AAAAAAAACq8/E7HTz2H62UI/s640/L1050063.JPG" height="360" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
Vicino al lago le bandiere della Peigeo, della Sagittarius e della Marchand Company di Franz Rinaldi</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/_jD8dEJWFLU8/TDEnIvg55lI/AAAAAAAACrU/96mVjd828rw/s1600/L1050112.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/_jD8dEJWFLU8/TDEnIvg55lI/AAAAAAAACrU/96mVjd828rw/s640/L1050112.JPG" height="360" width="640" /></a></div>
Una tenda del nostro accampamento (ph.Andrea Zampa). il forte vento ha distrutto tutto il campo e anche la nostra fedele compagna d'avventura...........lei ci aveva riparato nelle isole svalbard, Groenlandia, varie zone dell'Africa.....<br />
<br />
Nella laguna dell'Inca Rey eravamo:<br />
<br />
Gianluca Frinchillucci, Massimo Intini, Pierfrancesco Intini, Laura Bacalini, Paolo Pastori, Andrea Zampa, Dionisio Guerrero, Luca Natali, Samuele Sagripanti, Victor Agurto Colina, uno sciamano e il suo assistente.<br />
<br />
Feddo intenso, vento fortissimo, in poche parole stupendo!!!!!!!!!!!Gianluca Frinchilluccihttp://www.blogger.com/profile/08290636656449264257noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-35494940.post-13207480446149298002010-06-13T16:05:00.000+01:002014-11-16T09:33:50.004+00:00Nuova spedizione in Perù<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><b>Anno Internazionale della Biodiversità</b></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><b>Spedizione subacquea della Perigeo International nei laghi di </b></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><b>Huancabamba (Perù)</b></span></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/_jD8dEJWFLU8/TBTzkKVzAlI/AAAAAAAACp4/F56S9URvlj8/s1600/Gianluca-09.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/_jD8dEJWFLU8/TBTzkKVzAlI/AAAAAAAACp4/F56S9URvlj8/s320/Gianluca-09.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
Il 14 giugno partiamo dall’Italia per la seconda spedizione di ricerca italo – peruviana della Perigeo International dedicata allo studio e alla conoscenza dei laghi presenti nella cordigliera di Huancabamba (Ande del Nord del Perù).<br />
<br />
<b><br />
</b><br />
<b>Contestualizzazione:</b><br />
<br />
La spedizione interesserà l’area della cordigliera andina conosciuta col nome di sierra di Huancabamba (Regione Piura, Perú settentrionale). <br />
L’area ha un’importanza strategica molto alta per due motivi essenziali: da una parte per via delle caratteristiche ecologiche di questo delicato ecosistema di alta montagna (chiamato páramo), preziosa riserva di biodiversità, fonte permanente di acqua dolce per la costa desertica piurana e per la capacità di immagazzinare il carbonio atmosferico, contribuendo a controllare il riscaldamento globale; dall’altra parte perché grazie alla presenza delle sacre lagune Huaringas, questi luoghi sono considerati uno dei più importanti centri di medicina tradizionale dell’America Andina.<br />
<br />
<br />
<b>Precedente di ricerca:</b><br />
<br />
Lo scorso anno nel corso della spedizione “Ande del Nord. Uomo e Ambiente 2009” abbiamo effettuato in questa area una ricerca sulle piante medicinali utilizzate dagli sciamani e curatori delle Huaringas, un’esplorazione del settore del Sural in piena cordigliera, dove esistono le rovine di una sconosciuta città attraversata dal Cammino Reale degli Incas, e un’immersione subacquea in una Huaringas adiacente ai resti del Camino (3600 mt/slm), sulle cui sponde sono state incontrate incisioni su pietra con che suggeriscono una probabile funzione sacrale di quello specchio d’acqua.<br />
<br />
Oltre all’immersione nella laguna è stata svolta una ricerca «di altissimo interesse nell’arena scientifica internazionale, in quanto finalizzata alla valutazione della biodiversità acquatica di ambienti – limite di alta quota (3.400 m s.l.m. circa) che manifestano peculiarità ambientali uniche al mondo», per conto dell’Università dell’Aquila - Dipartimento di Scienze Ambientali e sotto la supervisione della prof.ssa Diana M.P. Galassi, responsabile scientifico per la sezione di zoologia acquatica dell’Università dell’Aquila. Le analisi hanno portato alla scoperta di un microrganismo sconosciuto, che sarà presto reso alla scienza.<br />
<br />
Già nell’ottobre del 1999 una squadra composta da Gianluca Frinchillucci, Paolo Pastori, l’archeologa peruviana Lorena Zúniga e la guida andina Dionisio Guerrero, effettuò esplorazione attraverso la Cordigliera di Huamaní nel settore del Monte Mójica, che una leggenda locale associa con la città perduta di Chicuate e l’anno successivo, in una seconda ricognizione, vennero ritrovate le misteriose rovine della città perduta che ora stiamo indagando.<br />
<br />
<br />
<br />
<b>Scopi della spedizione “Ande del Nord. Uomo e Ambiente 2010”:</b><br />
<br />
La seconda spedizione della Perigeo in quest’area dovrà servire a confermare i risultati ottenuti durante la scorsa del 2009:<br />
<br />
1. Verrà effettuata una seconda immersione subacquea nel lago d’alta quota per realizzare ulteriori campionamenti e analisi per la ricerca di microrganismi;<br />
<br />
2. L’archeologa peruviana della perigeo, Lorena Zúniga effettuerà rilevamenti per verificare l’ipotesi che i resti della città perduta corrispondano a quelli della leggendaria Chicuate.<br />
<br />
Quest’anno inoltre sono previste ricerche sul DNA per conto dell’Università di Bologna – Dipartimento di Biologia Evoluzionistica..<br />
<br />
<br />
<b>La Perigeo International</b><br />
<br />
La Perigeo International è attiva fin dalla sua costituzione in esperienze e attività che promuovano la valenza glocal dei concetti di natura e antropologia, con interventi specifici in aree di particolare interesse locale che abbiano ricadute internazionali.<br />
Attualmente è attiva, oltre che in Perù anche in Somalia, per cui è referente delle relazioni con il governo del Puntland, Etiopia e Nepal e è di prossima apertura una sede in Croazia. <br />
In accordo con la vision di cui sopra, promuove interventi di recupero dei patrimoni locali (sia ambientali che culturali) e di promozione degli stessi a livello internazionale attraverso la creazione di reti di diffusione mondiale, come ad esempio nel progetto “Musei Senza Frontiere”.<br />
Opera anche in Italia dove è impegnata in progetti per il recupero e la tutela delle tradizioni popolari. Con il progetto “Le Radici Profonde non gelano” pensato per diffondere una “cultura delle radici“ nelle scuole e tra le fasce più giovani della popolazione, si intende anche favorire l’integrazione degli immigrati attraverso un percorso di conoscenza reciproca che si completa nel progetto “Nuovi Italiani” pensato per le seconde generazioni di immigrati.<br />
Verso il recupero e la diffusione delle tradizioni locali e europee si muove anche la Festa celtica di Montelago, che ogni anno fa rivivere lo spirito di questo popolo nell’Appennino marchigiano insieme con migliaia di giovani, cui la Perigeo partecipa come co-organizzatrice responsabile dei contenuti culturali.<br />
Promuove inoltre attività di formazione in montagna attraverso la gestione di un rifugio e l’organizzazione di corsi.<br />
<br />
<br />
<br />
<b>La spedizione “Ande del Nord. Uomo e Ambiente 2010” è composta da:</b><br />
<br />
Gianluca Frinchillucci, Direttore della Perigeo International, Sub e responsabile della Spedizione<br />
Paolo Pastori, Referente Peruviano della Perigeo International, Storico<br />
Laura Bacalini, Responsabile dei Progetti della Perigeo International <br />
Dionisio Guerrero, guida andina della Perigeo International<br />
Intini Massimo, Sommozzatore responsabile tecnico, Associazione Perigeo International<br />
Intini Pierfrancesco, Sommozzatore, Associazione Perigeo International<br />
Lorena Zúñiga, archeologa peruviana della Perigeo International<br />
Luca Natali, Archeologo, Associazione Perigeo International <br />
Samuele Sacripanti, Organizzazione logistica, Associazione Perigeo International<br />
Andrea Zampa, Biologo, Associazione Perigeo International <br />
<br />
<br />
<b>Collaboratori dall’Italia</b><br />
Giorgio Marinelli, Presidente della Perigeo International<br />
Davide Peluzzi, Responsabile della Perigeo International Abruzzo<br />
Francesco Rinaldi, Collaboratore della Perigeo International<br />
<br />
<br />
<b>Testiomonial:</b><br />
Umberto Pelizzari<br />
<br />
<b>Partners</b><br />
<br />
Intermatica – Telefonia satellitare<br />
Marchand Company – di Umano Alfredo Teodori<br />
Tremiti Diving Center – di Tonino Cappelletti<br />
Mico Beta Tester Team<br />
Foto CMR - Macerata<br />
Leip TV<br />
<br />
<br />
<br />
Pubblicazioni:<br />
Report attività 2009 della Perigeo<br />
<br />
Materiale disponibile:<br />
Mostra fotografica dedicata a Huancabamba<br />
<br />
<br />
Dopo la spedizione andina, dal 1° luglio, ci sarà una seconda parte di lavoro in Perù dedicata ad un progetto sociale che ci vede a fianco di Pilar Urbina, coordinatrice degli educatori di strada di Lima, per un progetto sui bambini di strada e per la ristrutturazione dell’orfanatrofio Juan Pablo primero, nel quartiere periferico di San Miguel.<br />
<br />
Presto on line informazioni dettagliate e news dalla spedizione.Gianluca Frinchilluccihttp://www.blogger.com/profile/08290636656449264257noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-35494940.post-53797498656678755922010-06-11T06:59:00.000+01:002010-06-11T06:59:39.209+01:00PROGETTO PERU’ - UOMO E AMBIENTE<meta content="text/html; charset=utf-8" http-equiv="Content-Type"></meta><meta content="Word.Document" name="ProgId"></meta><meta content="Microsoft Word 11" name="Generator"></meta><meta content="Microsoft Word 11" name="Originator"></meta><link href="file:///C:%5CDOCUME%7E1%5CAndrea%5CIMPOST%7E1%5CTemp%5Cmsohtml1%5C01%5Cclip_filelist.xml" rel="File-List"></link><o:smarttagtype name="place" namespaceuri="urn:schemas-microsoft-com:office:smarttags"></o:smarttagtype><o:smarttagtype name="metricconverter" namespaceuri="urn:schemas-microsoft-com:office:smarttags"></o:smarttagtype><o:smarttagtype name="PersonName" namespaceuri="urn:schemas-microsoft-com:office:smarttags"></o:smarttagtype><style>
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<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><st1:personname productid="la Perigeo" w:st="on"><b><span style="font-size: 18pt;">La Perigeo</span></b></st1:personname><b><span style="font-size: 18pt;"> onlus International per l’Anno della Biodiversità 2010. Programma spedizione subacquea <br />
nelle Ande del Nord del Perù 2010<o:p></o:p></span></b></div><div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><br />
</div><div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><span style="font-variant: small-caps;">Paolo Pastori<o:p></o:p></span></div><div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><i>Responsabile della Perigeo Perù<o:p></o:p></i></div><div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/_jD8dEJWFLU8/TBHQYpYkbHI/AAAAAAAACpA/ommkDOmV8RA/s1600/2010-anno-internazionale-della-biodiversita-in-studio-baroni.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/_jD8dEJWFLU8/TBHQYpYkbHI/AAAAAAAACpA/ommkDOmV8RA/s320/2010-anno-internazionale-della-biodiversita-in-studio-baroni.jpg" /></a></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b>Scopi della spedizione <o:p></o:p></b></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">La spedizione di Perigeo nelle Ande del Nord del Perú ha come fine la valorizzazione di un delicato ecosistema di alta montagna che costituisce una preziosa riserva di biodiversità ed una fonte permamente di acqua dolce, e che allo stesso tempo rappresenta uno dei più importanti centri di medicina tradizionale dell’America Andina. Le Lagune Huaringas, un gruppo di laghi situati fra i 3000 e i <st1:metricconverter productid="3500 metri" w:st="on"><st1:place productid="3500 metri" w:st="on">3500 metri</st1:place></st1:metricconverter> di quota nella sierra di Huancabamba (Regione Piura, Perú settentrionale), occupano da tempo immemorabile un posto importante nella geografia sacra andina, e svolgono ancora ai nostri giorni un ruolo centrale nelle pratiche magico-religiose degli attuali curanderos, eredi di una millenaria tradizione sciamanica, ricevendo ogni anno migliaia di pellegrini che vengono a bagnarsi nelle loro gelide acque, alle quali si attribuiscono speciali proprietà curative. Intorno alle Huaringas esistono inoltre numerosi siti archeologici semi-inesplorati, che sono ancora in attesa di studi sistematici ad opera di specialisti e che, una volta restaurati, potrebbero integrare un originale circuito turistico. La bellezza e la diversità dei paesaggi che si succedono fra la verde vallata interandina del Río Huancabamba, le steppe di alta quota e le cime severe della Cordigliera di Huamaní (nome di questo settore della Cordigliera Occidentale, che si riferisce agli spiriti delle montagne venerati dagli antichi abitanti della regione) sono tali da lasciare un ricordo indelebile nel visitatore.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Purtroppo, questa terra così bella e speciale affronta antichi problemi e nuove minacce: al tradizionale disinteresse da parte delle autorità centrali e regionali, causa di emarginazione e povertà delle aree rurali altoandine, si uniscono i conflitti sociali e le minacce ambientali provocate da un progetto minerario ubicato proprio sulla cordigliera di Huamaní, a ridosso delle sorgenti di tre importanti fiumi (Quiroz, Huancabamba e Chinchipe) e la cui concessione include l’intero settore dei laghi sacri: se il progetto diventasse operativo, le attività estrattive (rame, molibdeno e oro) potrebbero provocare un inquinamento devastante, in grado da un lato di contaminare le falde acquifere e far scomparire i boschi di alta montagna, e dall’altro di sradicare per sempre la tradizione dei curanderos delle Lagune Huaringas.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">La spedizione di Perigeo Onlus in quest’Anno della Biodiversità <st1:metricconverter productid="2010, ha" w:st="on"><st1:place productid="2010, ha" w:st="on">2010, ha</st1:place></st1:metricconverter> pertanto lo scopo di valorizzare il potenziale della zona di Huancabamba e l’armonioso equilibrio attualmente esistente fra risorse naturali e patrimonio spirituale, allo scopo di favorire l’ecoturismo, la conservazione dell’ambiente e l’identità culturale delle popolazioni locali. Nel corso della spedizione saranno effettuate immersioni nei laghi della cordigliera, realizzando video e fotografie subacquee. Si svolgeranno incontri con le comunità e le autorità locali, e si informerà la popolazione dei risultati della precedente spedizione attraverso una mostra fotografica.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b>Precedenti di ricerca<o:p></o:p></b></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Nell’ottobre del 1999 una squadra composta dall’antropologo Gianluca Frinchillucci, lo storico Paolo Pastori, l’archeologa peruviana Lorena Zúniga e la guida andina Dionisio Guerrero, effettuò una breve esplorazione attraverso <st1:personname productid="la Cordigliera" w:st="on">la Cordigliera</st1:personname> di Huamaní nel settore del Monte Mójica, che una leggenda locale associa con la città perduta di Chicuate.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Fra giugno e luglio 2009 si è svolta la spedizione “Ande del Nord <st1:metricconverter productid="2009”" w:st="on"><st1:place productid="2009”" w:st="on">2009”</st1:place></st1:metricconverter> di Perigeo Onlus, nel corso della quale sono state effettuate diverse attività, tra cui una ricerca etnobotanica sulle piante medicinali utilizzate dagli sciamani e curatori delle Huaringas, un esplorazione del settore del Sural in piena cordigliera, dove esistono le rovine di una sconosciuta città attraversata dal Cammino Reale degli Incas, e un’immersione subacquea in un lago vicino, sulle cui sponde sono state incontrate pietre con incisioni che suggeriscono una probabile funzione sacrale di quello specchio d’acqua.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b>L’ambiente naturale<o:p></o:p></b></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Alla latitudine di Huancabamba, le Ande cambiano il loro orientamento sudest-nordovest per virare in direzione nordest, e nel contempo diminuiscono la propria altezza media, permettendo alle correnti d’aria umida provenienti dall’Amazzonia di superare l’ostacolo rappresentato dalla Cordigliera e scaricare abbondanti precipitazioni non solo nelle valli interandine ma anche sul versante del Pacifico. Ciò determina un clima molto più mite e meno secco rispetto alle aride e fredde steppe che caratterizzano la regione della “puna”, tipica delle Ande Centrali.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">La sierra di Piura, che comprende le due provincie di Ayabaca e Huancabamba, è l’unica zona del Perú dove esiste l’ecosistema del “páramo”, che si estende sino al Venezuela e che insieme ai superstiti boschi di alta montagna possiede un’elevata capacità di trattenere l’umidità atmosferica, per poi liberarla lentamente e costantemente alimentando le acque superficiali e sotterranee que rendono possibile la pratica dell’agricoltura e la vita stessa nelle aride pianure costiere. Mentre i grandi ghiacciai andini stanno sciogliendosi e vanno scomparendo con una rapidità allarmante, prefigurando drammatici scenari di desertificazione e di abbandono delle città della costa peruviana, la funzione della sierra di Piura come fonte permanente di acqua dolce ne fa una risorsa strategica al servizio degli equilibri ambientali e sociali, che potrebbe venir compromessa irreparabilmente in nome di una malintesa concezione dello sviluppo, subordinata agli interessi delle multinazionali straniere.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Tanto i boschi montani, ricchi di alberi d’alto fusto, come il páramo dove invece predominano formazioni vegetali erbacee, ospitano un’importante biodiversità, che comprende specie in via di estinzione come l’orso dagli occhiali <i>(Tremarctos ornatus)</i> e il tapiro di montagna <i>(Tapirus pinchaque)</i>, una grande varietà di uccelli e decine di specie di erbe medicinali. Il clima è caratterizzato da frecuenti precipitazioni e formazione di banchi di nebbia; al di sopra dei tremila metri le temperature sono generalmente basse, anche se molto raramente scendono al di sotto degli 0° C. Il suolo è spesso pantanoso e di color oscuro per l’alto contenuto di sostanze organiche, che lo rende una riserva di carbonio paragonabile a quelle delle foreste pluviali.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b>Lo sciamanesimo<o:p></o:p></b></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Gli sciamani di Huancabamba vengono considerati dei curatori carismatici che alla conoscenza delle piante medicinali e delle tecniche terapeutiche della medicina popolare uniscono il dono della visione, che permette loro di individuare le cause reali di una malattia o uno squilibrio psico-fisico, e che viene raggiunta attraverso l’uso sacralizzato di certe piante allucinogene, fra le quali predomina per importanza il “San Pedro” o “Huachuma” <i>(Trichocereus pachanoi)</i>, cactus mescalinico dalle proprietà psicoattive affini a quelle del più celebre peyote mesoamericano <i>(Lophophora williamsii)</i>.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Gli sciamani di Huancabamba realizzano durante il giorno le loro cerimonie ancestrali in riva ai laghi sacri, dove accompagnano i pazienti per effettuare le abluzioni rituali, e di notte attorno alla loro “mesa curandera”, l’altare che riunisce un insieme di oggetti diversi, disposti in base a una rappresentazione simbolica dell’universo e caricati magicamente del potere degli “encantos”, le entità spirituali appartenenti alle montagne, alle lagune e alle piante medicinali che assistono l’operatore magico che con esse ha stretto un patto <i>(“compacto”)</i>. Infatti, come sempre avviene in questo tipo di tradizioni, il mondo è concepito come un tutto animato, in cui ogni essere – uomo, animale, pianta, roccia, montagna, lago, sorgente – è un entità vivente dotata di un corpo materiale e di una controparte spirituale.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br />
</div><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br />
</div>Gianluca Frinchilluccihttp://www.blogger.com/profile/08290636656449264257noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-35494940.post-65029136598196284732010-05-29T06:51:00.000+01:002010-05-29T06:51:44.621+01:00PRESS RELEASE Somalia-Italia<div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><b>PRESS RELEASE <br />
Thanks to the Perigeo International onlus, in the Puntalnd State <br />
University Somali-Italian relations reborn </b></span></div><br />
<br />
Galkayo (Puntland State of Somalia) <br />
<br />
The political and cultural Authorities of Puntland State of Somalia and the Italian Organization Perigeo International signed on the 13th of May 2010 an historic agreement in the Somali Studies Center of Puntland State University - Galkayo Compus. <br />
<br />
For the first time in history of Puntland, relations between Italy and Somalia have been recovered and a new office was born and started the first “Nucleo of a Ethnographic Museum to safeguard the Somali Cultural Heritage”. <b>Laura Bacalini</b>, projects manager and <b>Gianluca Frinchillucci</b>, Director of Perigeo International took part in the Italian mission to Somalia. <br />
<br />
“<i>A deep and strong relationship between Italy and Somalia based on historical ties was already existing in the past. We think, as you should also think that Italy and Somalia are friend countries and the friends indeed help their friends in need</i>” as declared by the Vice-president of the Puntland, <b>Abdisamed Ali Shire</b>. <br />
<br />
The Puntland Parliament Speaker, <b>Abdirashid Mohamed Hersi</b>, quotes “<i>The broken heart of Somalis can be cured by the rebirth of the inter-relation office among our two populations and our two Countries”</i>. <br />
<br />
<b>Hussein Abukar</b> (Somali representative of Perigeo International) declares his will to see the Puntland being in close relationship with Italy and with the rest of the world through cultural and social ties, as well as with Italians and worldwide centers, thanks to the Perigeo International. <br />
<br />
Museums without borders is the title of the Perigeo project carried on in Somalia, which is already active in different parts of the world like Kofale city in Ethiopia (Oromya Region), and with other three museums which are currently at the implementation phase in three other areas of the Country.<br />
<br />
“<i>Museums as bridges of peace between peoples and cultures, little Peacemaking operations. To recover and safeguard the cultural heritage is of primary importance for the future of a population</i>”, as declared by Dr. Gianluca Frinchillucci, conceiver of the Project. <br />
<br />
The idea has been promoted by Prof. <b>Mohamed Jama</b>, Rector of the Puntland <br />
State University of Galkayo: “<i>After many years of lack from the Somali scene, it is offered <br />
to Italy the opportunity to contribute, together with other Nations, to the Somali <br />
reconstruction; contribution which can determine an important role for the revival of the <br />
historical ties and relationships between this two Countries. That’s why I thank the Perigeo <br />
Association for this very important effort</i>”. <br />
<br />
Puntland is a reality that Italy and the whole Europe can not ignore and that is often unclearly described by the international media, giving the impression of a total lack of political power presence. Indeed this political power is present at many administrations levels, that take care of both social and political affair and does not want to separate Somalia but proposes a federal model for the well being of the whole Country. <br />
<br />
“<i>The health sector in Puntland needs absolutely urgent help by the international community. There is a doctor every 40.000 inhabitants and the IDP (Internal Displaced People) Refugee Camps start to become a real problem. We need doctors and medical staff</i>”, this declaration is made by <b>Abdullahi Warsame</b>, Minister of health, to the Perigeo. <br />
<br />
“<i>We believe that hope will be born again in Puntland for the whole Somalia</i> – as <br />
declared by <b>Laura Bacalini</b> - <i>and we in particular, as Italians, have the moral duty to help <br />
and sustain developments and peace projects here</i>”.Gianluca Frinchilluccihttp://www.blogger.com/profile/08290636656449264257noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-35494940.post-75556207214351725412010-05-21T09:17:00.003+01:002010-05-21T10:19:59.614+01:00news Misna sulla Somalia<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://2.bp.blogspot.com/_jD8dEJWFLU8/S_ZPxnV_VkI/AAAAAAAACok/C-dpiOCXJQA/s1600/somalia_overview.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 198px; height: 243px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_jD8dEJWFLU8/S_ZPxnV_VkI/AAAAAAAACok/C-dpiOCXJQA/s400/somalia_overview.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5473650110908814914" border="0" /></a><br />www.misna.org<br /><div style="text-align: center;"><span style="font-weight: bold;">SOMALIA</span><br /><span style="font-weight: bold;">21/5/2010 8.56 </span><br /><span style="font-weight: bold;">‘MUSEI PONTI DI PACE’, DALL’ITALIA AL PUNTLAND<br />PER LA CULTURA E NON SOLO</span><br /><br /></div>Un’inedita iniziativa per “riallacciare rapporti e relazioni con amministrazioni italiane interessate a gemellaggi e collaborazioni con le nostre qui in Somalia”, nelle parole del governatore della regione del Mudug, Ahmed Ali Salad, creando il primo nucleo di un ‘Museo Etnografico’ che lavorerà per salvare il patrimonio culturale somalo: è il frutto di un accordo siglato in settimana presso il ‘<span style="font-weight: bold;">Somali Studies Center</span>’ della <span style="font-weight: bold;">Puntland State University di Galkayo</span>, nello stato del Puntland, tra l’organizzazione italiana ‘<span style="font-weight: bold;">Perigeo International</span>’ e le autorità politiche e culturali somale.<br /><br />“Quello tra l’Italia e la Somalia è un rapporto fortissimo che ha radici storiche profonde” ha ricordato il <span style="font-weight: bold;">vice-presidente del Puntland</span>, <span style="font-weight: bold;">Abdisamed Ali Shire</span>.<br /><br />Gli ha fatto eco il presidente del parlamento del Puntland, <span style="font-weight: bold;">Abdirashid Mohamed Hersi</span>, secondo il quale “la rinascita del legame tra i nostri due popoli e i nostri due paesi potrà essere un grande sollievo per il cuore ferito della Somalia”.<br /><br />L’iniziativa rientra nel progetto ‘Musei senza frontiere’ portato avanti dall’associazione italiana e già attivo nella città di Kofale in Etiopia, nell’Oromya, e con tre centri in fase di realizzazione in altre aree del paese.<br /><br />“Musei come ponti di pace tra popoli e culture, piccole operazioni di ‘Peacemaking’. Recuperare e salvare il patrimonio culturale è fondamentale per il futuro di un popolo” ha evidenziato <span style="font-weight: bold;">Gianluca Frinchillucci</span>, ideatore del progetto.<br /><br />Tra le altre priorità del Puntland spicca l’area sanitaria che, ha detto il ministro della Sanità locale, <span style="font-weight: bold;">Ali Abdullahi Warsame</span>, “ha urgente bisogno di aiuto e sojavascript:void(0)stegno da parte della comunità internazionale” in un territorio dove si conta un medico ogni 40.000 abitanti e la presenza di campi profughi.<br />[FB]<br /><br />http://www.misna.org/news.asp?a=1&IDLingua=2&id=273024Gianluca Frinchilluccihttp://www.blogger.com/profile/08290636656449264257noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-35494940.post-27298205236234665312010-05-19T18:36:00.002+01:002010-05-19T18:39:50.048+01:00Somalia-Italia
<br /><meta equiv="Content-Type" content="text/html; charset=utf-8"><meta name="ProgId" content="Word.Document"><meta name="Generator" content="Microsoft Word 11"><meta name="Originator" content="Microsoft Word 11"><link rel="File-List" href="file:///C:%5CDOCUME%7E1%5CAndrea%5CIMPOST%7E1%5CTemp%5Cmsohtml1%5C01%5Cclip_filelist.xml"><link rel="Edit-Time-Data" href="file:///C:%5CDOCUME%7E1%5CAndrea%5CIMPOST%7E1%5CTemp%5Cmsohtml1%5C01%5Cclip_editdata.mso"><!--[if !mso]> <style> v\:* {behavior:url(#default#VML);} o\:* {behavior:url(#default#VML);} w\:* {behavior:url(#default#VML);} .shape {behavior:url(#default#VML);} </style> <![endif]--><o:smarttagtype namespaceuri="urn:schemas-microsoft-com:office:smarttags" name="PersonName"></o:smarttagtype><!--[if gte mso 9]><xml> <o:officedocumentsettings> <o:relyonvml/> <o:allowpng/> </o:OfficeDocumentSettings> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml> <w:worddocument> <w:view>Normal</w:View> <w:zoom>0</w:Zoom> <w:hyphenationzone>14</w:HyphenationZone> <w:punctuationkerning/> <w:validateagainstschemas/> <w:saveifxmlinvalid>false</w:SaveIfXMLInvalid> <w:ignoremixedcontent>false</w:IgnoreMixedContent> <w:alwaysshowplaceholdertext>false</w:AlwaysShowPlaceholderText> <w:compatibility> <w:breakwrappedtables/> <w:snaptogridincell/> <w:wraptextwithpunct/> <w:useasianbreakrules/> <w:dontgrowautofit/> </w:Compatibility> </w:WordDocument> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml> <w:latentstyles deflockedstate="false" latentstylecount="156"> </w:LatentStyles> </xml><![endif]--><!--[if !mso]><object classid="clsid:38481807-CA0E-42D2-BF39-B33AF135CC4D" id="ieooui"></object> <style> st1\:*{behavior:url(#ieooui) } </style> <![endif]--><style> <!-- /* Font Definitions */ @font-face {font-family:Calibri; mso-font-alt:"Century Gothic"; mso-font-charset:0; mso-generic-font-family:swiss; mso-font-pitch:variable; mso-font-signature:-1610611985 1073750139 0 0 159 0;} /* Style Definitions */ p.MsoNormal, li.MsoNormal, div.MsoNormal {mso-style-parent:""; margin-top:0cm; margin-right:0cm; margin-bottom:10.0pt; margin-left:0cm; line-height:115%; mso-pagination:widow-orphan; font-size:11.0pt; font-family:Calibri; mso-fareast-font-family:Calibri; mso-bidi-font-family:"Times New Roman"; mso-fareast-language:EN-US;} @page Section1 {size:612.0pt 792.0pt; margin:70.85pt 2.0cm 2.0cm 2.0cm; mso-header-margin:36.0pt; mso-footer-margin:36.0pt; mso-paper-source:0;} div.Section1 {page:Section1;} --> </style><!--[if gte mso 10]> <style> /* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; font-family:"Times New Roman"; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;} </style> <![endif]--><b style=""><span style="line-height: 115%;font-family:Arial;font-size:16;" ><o:p> </o:p></span></b> <p class="MsoNormal" style="text-align: center;" align="center"><b style=""><span style="line-height: 115%;font-family:Arial;font-size:16;" >Nella <i style="">Puntland State University</i> grazie alla Perigeo Onlus International, rinascono le relazioni Italo-Somale<o:p></o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: center;" align="center"><span style="line-height: 115%;font-family:Arial;font-size:12;" ><o:p> </o:p>Galkayo (Stato del Puntland Somalo).<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-indent: 35.4pt;"><span style="line-height: 115%;font-family:Arial;font-size:12;" ><o:p> </o:p>È stato firmato giovedì 13 maggio 2010 un accordo storico nei locali del <i style="">Somali Studies Center</i> della <b style=""><i style="">Puntland State University</i></b>, tra l’organizzazione italiana <b style="">Perigeo International</b> e le autorità politiche e culturali somale.</span></p><p class="MsoNormal" style="text-indent: 35.4pt;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://1.bp.blogspot.com/_jD8dEJWFLU8/S_Qhws4I4II/AAAAAAAACoQ/HCdSZ976bPo/s1600/1_Vice+Presidente+del+Puntland.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 225px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_jD8dEJWFLU8/S_Qhws4I4II/AAAAAAAACoQ/HCdSZ976bPo/s400/1_Vice+Presidente+del+Puntland.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5473036567726055554" border="0" /></a></p><p class="MsoNormal" style="text-indent: 35.4pt;">
<br /><span style="line-height: 115%;font-family:Arial;font-size:12;" ><o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-indent: 35.4pt;"><span style="line-height: 115%;font-family:Arial;font-size:12;" >Per la prima volta nella storia del Puntland nasce un ufficio per recuperare le relazioni tra Italia e Somalia e il primo nucleo di un Museo Etnografico che lavorerà per salvare il patrimonio culturale somalo.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-indent: 35.4pt;"><span style="line-height: 115%;font-family:Arial;font-size:12;" >“<i style="">Quello tra l’Italia e <st1:personname productid="la Somalia" st="on">la Somalia</st1:personname> è un rapporto fortissimo che ha radici storiche profonde. Noi pensiamo e anche voi dovete pensare che l’Italia e <st1:personname productid="la Somalia" st="on">la Somalia</st1:personname> sono paesi amici e che il vero amico si riconosce nel momento del bisogno” come ha dichiarato il Vicepresidente del Puntland</i>, <b style="">Abdisamed Ali Shire</b>.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-indent: 35.4pt;"><span style="line-height: 115%;font-family:Arial;font-size:12;" >Il Presidente del Parlamento del Puntland, <b style="">Abdirashid</b> <b style="">Mohamed Hersi</b> ha aggiunto che “<i style="">La rinascita del legame tra i nostri due popoli e i nostri due paesi potrà essere un grande sollievo per il cuore ferito della Somalia</i>”.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-indent: 35.4pt;"><span style="line-height: 115%;font-family:Arial;font-size:12;" >“<i style="">Aspettavamo da anni la possibilità di riallacciare rapporti e relazioni con amministrazioni italiane interessate a gemellaggi e collaborazioni con le nostre qui in Somalia</i>” ha affermato il Governatore della Regione del Mudug, <b style="">Ahmed Ali Salad</b>, che ha affidato all’associazione Perigeo il compito di fare da portavoce a questa ferma volontà.</span></p><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/_jD8dEJWFLU8/S_Qh-70uihI/AAAAAAAACoY/YmZH5Iiy-FQ/s1600/2_Ministro+della+Sanit%C3%A0.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 308px; height: 400px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_jD8dEJWFLU8/S_Qh-70uihI/AAAAAAAACoY/YmZH5Iiy-FQ/s400/2_Ministro+della+Sanit%C3%A0.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5473036812256446994" border="0" /></a><p class="MsoNormal" style="text-indent: 35.4pt;">
<br /><span style="line-height: 115%;font-family:Arial;font-size:12;" ><o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-indent: 35.4pt;"><span style="line-height: 115%;font-family:Arial;font-size:12;" >Il Sindaco di Galkayo, <b style="">Abdurahman Mohamud Haji</b>, ha aggiunto: “<i style="">La presenza dell’ufficio della Perigeo in città è un ottimo punto di partenza per la creazione di legami duraturi tra le nostre realtà, anche a livello locale. Abbiamo bisogno di sentirci vicini ai nostri fratelli italiani e di trovare canali che favoriscano la conoscenza reciproca in maniera diretta e capillare</i>”. <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-indent: 35.4pt;"><span style="line-height: 115%;font-family:Arial;font-size:12;" >La missione italiana è stata composta da Gianluca Frinchillucci, direttore della Perigeo e dalla Responsabile dei Progetti dell’organizzazione Laura Bacalini.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-indent: 35.4pt;"><span style="line-height: 115%;font-family:Arial;font-size:12;" >Il referente somalo del progetto è <b style="">Hussein Abukar</b> il quale ha dichiarato la volontà di far conoscere il Puntland e avvicinare il nostro paese, in particolare nel settore culturale e sociale ai centri culturali e sociali Italiani e mondiali tramite Perigeo onlus.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-indent: 35.4pt;"><span style="line-height: 115%;font-family:Arial;font-size:12;" >Il progetto della Perigeo è denominato <b style="">Musei senza frontiere</b> ed è già attivo nella città di Kofale in Etiopia (nell’Oromya) e con tre centri in fase di realizzazione in altre aree del paese.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-indent: 35.4pt;"><span style="line-height: 115%;font-family:Arial;font-size:12;" >“<i style="">Musei come ponti di pace tra popoli e culture, piccole operazioni di Peacemaking. Recuperare e salvare il patrimonio culturale è fondamentale per il futuro di un popolo</i>”, come ha dichiarato <b style="">Gianluca Frinchillucci</b>, ideatore del progetto.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-indent: 35.4pt;"><span style="line-height: 115%;font-family:Arial;font-size:12;" >L’idea è stata promossa dal Prof. <b style="">Mohamed Jama</b>, rettore della Puntland State Unversity di Galkayo: <span style=""> </span>“<i style="">Dopo tanti anni di assenza sulla scena Somala si presenta l’opportunità per l’Italia di essere presente insieme alle altre nazioni per dare un contributo alla ricostruzione della Somalia, contributo che può essere determinante nel riallacciare le storiche relazioni tra i due popoli. Ringrazio l’associazione Perigeo per questo importante sforzo</i>”<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-indent: 35.4pt;"><span style="line-height: 115%;font-family:Arial;font-size:12;" >Il Puntland è una realtà che in Italia e in Europa non possiamo ignorare e che spesso viene descritta in maniera non chiara dai media internazionali, dando l’idea di totale assenza di potere politico. Invece ci sono vari livelli di amministrazione che gestiscono affari sociali e politici, che non vogliono staccarsi dalla Somalia ma piuttosto proporsi come modello federale, nel bene dell’intero paese.</span></p><p class="MsoNormal" style="text-indent: 35.4pt;">
<br /></p><p class="MsoNormal" style="text-indent: 35.4pt;">
<br /><span style="line-height: 115%;font-family:Arial;font-size:12;" ><o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-indent: 35.4pt;"><span style="line-height: 115%;font-family:Arial;font-size:12;" >“<i style="">Nel Puntland la sanità ha urgente bisogno di aiuto e sostegno da parte della comunità internazionale. Qui c’è un medico ogni 40.000 abitanti e abbiamo il problema dei campi profughi e abbiamo bisogno di medici volontari</i>”, <span style="display: none;">uiQui</span>come ha dichiarato alla Perigeo <b style="">Ali Abdullahi Warsame</b>, Ministro della sanità.</span></p><p class="MsoNormal" style="text-indent: 35.4pt;">
<br /></p><p class="MsoNormal" style="text-indent: 35.4pt;">
<br /><span style="line-height: 115%;font-family:Arial;font-size:12;" ><o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-indent: 35.4pt;"><i style=""><span style="line-height: 115%;font-family:Arial;font-size:12;" >“Noi crediamo che nel Puntland rinascerà la speranza della Somalia</span></i><span style="line-height: 115%;font-family:Arial;font-size:12;" > - come ha dichiarato <b style="">Laura Bacalini </b>- <i style="">e noi italiani abbiamo il dovere morale di aiutare e appoggiare progetti di sviluppo e di pace in Somalia</i>”.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: center;" align="center"><i style=""><span style="line-height: 115%;font-family:Arial;font-size:12;" ><o:p> </o:p></span></i></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: center;" align="center"><i style=""><span style="line-height: 115%;font-family:Arial;font-size:12;" ><o:p> </o:p></span></i></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: center;" align="center"><i style=""><span style="line-height: 115%;font-family:Arial;font-size:12;" ><o:p> </o:p></span></i></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: center;" align="center"><i style=""><span style="line-height: 115%;font-family:Arial;font-size:12;" ><o:p> </o:p></span></i></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: center;" align="center"><i style=""><span style="line-height: 115%;font-family:Arial;font-size:12;" ><o:p> </o:p></span></i></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: center;" align="center"><i style=""><span style="line-height: 115%;font-family:Arial;font-size:12;" >Per ulteriori informazioni:</span></i><span style="line-height: 115%;font-family:Arial;font-size:12;" >
<br />Email: info@perigeo.org
<br />www.perigeo.org<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: center;" align="center"><span style="line-height: 115%;font-family:Arial;font-size:12;" ><o:p> </o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: center;" align="center"><i style=""><span style="line-height: 115%;font-family:Arial;font-size:12;" ><o:p> </o:p></span></i></p> <p class="MsoNormal"><b style=""><span style="line-height: 115%;font-family:Arial;font-size:12;" >Prof. Mohamed Jama
<br /></span></b><i style=""><span style="line-height: 115%;font-family:Arial;font-size:12;" >Rettore Puntland State University-Glk, Waran Building
<br />Galkayo, Mudug Region
<br />Puntland, Somalia
<br />(cell. +252-9</span></i><i style=""><span style="line-height: 115%;font-family:Arial;font-size:12;" lang="EN-US">0-795005) <!--[if !supportLineBreakNewLine]--> <!--[endif]--></span></i><span style="line-height: 115%;font-family:Arial;font-size:12;" lang="EN-US"><o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><b style=""><i style=""><span style="line-height: 115%;font-family:Arial;font-size:12;" >Dott. Gianluca Frinchillucci
<br /></span></i></b><i style=""><span style="line-height: 115%;font-family:Arial;font-size:12;" >Direttore Associazione Perigeo International
<br />Via Quasimodo, 5
<br />62012 Civitanova Marche (MC) – Italia
<br /><span style=""> </span>(cell. +39-3313800644).</span></i></p><p class="MsoNormal">
<br /></p><p class="MsoNormal"><meta equiv="Content-Type" content="text/html; charset=utf-8"><meta name="ProgId" content="Word.Document"><meta name="Generator" content="Microsoft Word 11"><meta name="Originator" content="Microsoft Word 11"><link rel="File-List" href="file:///C:%5CDOCUME%7E1%5CAndrea%5CIMPOST%7E1%5CTemp%5Cmsohtml1%5C01%5Cclip_filelist.xml"><o:smarttagtype namespaceuri="urn:schemas-microsoft-com:office:smarttags" name="PersonName"></o:smarttagtype><!--[if gte mso 9]><xml> <o:officedocumentsettings> <o:relyonvml/> <o:allowpng/> </o:OfficeDocumentSettings> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml> <w:worddocument> <w:view>Normal</w:View> <w:zoom>0</w:Zoom> <w:hyphenationzone>14</w:HyphenationZone> <w:punctuationkerning/> <w:validateagainstschemas/> <w:saveifxmlinvalid>false</w:SaveIfXMLInvalid> <w:ignoremixedcontent>false</w:IgnoreMixedContent> <w:alwaysshowplaceholdertext>false</w:AlwaysShowPlaceholderText> <w:compatibility> <w:breakwrappedtables/> <w:snaptogridincell/> <w:wraptextwithpunct/> <w:useasianbreakrules/> <w:dontgrowautofit/> </w:Compatibility> </w:WordDocument> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml> <w:latentstyles deflockedstate="false" latentstylecount="156"> </w:LatentStyles> </xml><![endif]--><!--[if !mso]><object classid="clsid:38481807-CA0E-42D2-BF39-B33AF135CC4D" id="ieooui"></object> <style> st1\:*{behavior:url(#ieooui) } </style> <![endif]--><style> <!-- /* Font Definitions */ @font-face {font-family:Calibri; mso-font-alt:"Century Gothic"; mso-font-charset:0; mso-generic-font-family:swiss; mso-font-pitch:variable; mso-font-signature:-1610611985 1073750139 0 0 159 0;} /* Style Definitions */ p.MsoNormal, li.MsoNormal, div.MsoNormal {mso-style-parent:""; margin-top:0cm; margin-right:0cm; margin-bottom:10.0pt; margin-left:0cm; line-height:115%; mso-pagination:widow-orphan; font-size:11.0pt; font-family:Calibri; mso-fareast-font-family:Calibri; mso-bidi-font-family:"Times New Roman"; mso-fareast-language:EN-US;} @page Section1 {size:612.0pt 792.0pt; margin:70.85pt 2.0cm 2.0cm 2.0cm; mso-header-margin:36.0pt; mso-footer-margin:36.0pt; mso-paper-source:0;} div.Section1 {page:Section1;} --> </style><!--[if gte mso 10]> <style> /* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; font-family:"Times New Roman"; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;} </style> <![endif]--> </p><p class="MsoNormal"><b style=""><span style="line-height: 115%;font-family:Arial;font-size:12;" >Didascalie immagini:<o:p></o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal"><span style="line-height: 115%;font-family:Arial;font-size:12;" >1_ I membri della Perigeo incontrano il Vice Presidente del Puntland. Da sx On. Bashir Linen, membro del Parlamento e del Comitato della Sicurezza; Prof. Mohamed Jama Salad, Rettore Puntland State University-Glk; Ministro di Stato per <st1:personname productid="la Sicurezza" st="on">la Sicurezza</st1:personname>; On. Abdisamed Ali Shire, Vice Presidente del Puntland; Dr. Gianluca Frinchillucci, Direttore della Perigeo International;Dr.ssa Laura Bacalini, Responsabile della Progettazione per <st1:personname productid="la Perigeo International." st="on"><st1:personname productid="la Perigeo" st="on">la Perigeo</st1:personname> International.</st1:personname><o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="line-height: 115%;font-family:Arial;font-size:12;" ><o:p> </o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="line-height: 115%;font-family:Arial;font-size:12;" >2_ I membri della Perigeo a colloquio con il Ministro della Sanità.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span style="line-height: 115%;font-family:Arial;font-size:12;" >Da sx prof. Mohamed Jama Salad, Rettore Puntland State University-Glk, Primario di Neurochirurgia all’ospedale regionale di Galkayo; On. Ali Abdullahi Warsame, Ministro della Sanità del Puntland; Dr. Gianluca Frinchillucci, Direttore della Perigeo International;Dr.ssa Laura Bacalini, Responsabile della Progettazione per <st1:personname productid="la Perigeo International." st="on"><st1:personname productid="la Perigeo" st="on">la Perigeo</st1:personname> International.</st1:personname><o:p></o:p></span></p>
<br /><i style=""><span style="line-height: 115%;font-family:Arial;font-size:12;" ><o:p></o:p></span></i><p></p> Gianluca Frinchilluccihttp://www.blogger.com/profile/08290636656449264257noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-35494940.post-78405413977710519532010-05-08T02:32:00.002+01:002014-11-16T09:34:08.164+00:00In viaggio verso la SomaliaSono rientrato da pochi giorni dal Nepal e già mi trovo in un altro aereoporto internazionale...<br />
aventi ieri sono arrivato a Dubai e ora sto per imbarcarmi su un volo per la <span style="font-weight: bold;">Somalia</span>.<br />
è da tanto che coltivo il sogno di questo viaggio nel corno d'africa.<br />
<br />
sono stato varie volte a lavorare in Etiopia e una volta mi sono avvicinato alla frontiera somala.<br />
da allora per me è stata un ossessione... voglio andar giù ora per conosocere la situazione attuale.<br />
<br />
Sono stato inviatato dalle autorità somale per un progetto di cooperazione e vado per conto della Perigeo, una NPO molto attiva nel campo internazionale.<br />
<br />
Rientrerò in Italia il 16 e racconterò il viaggio sulk mio blog.<br />
<br />
<br />
Ringrazio tutti gli amici e i collaboratori che hanno permesso questo viaggio.Gianluca Frinchilluccihttp://www.blogger.com/profile/08290636656449264257noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-35494940.post-32428483633787318142010-04-27T18:01:00.001+01:002010-04-27T18:02:54.310+01:00DESTINAZIONE NEPAL Incontro dedicato al viaggio in Nepal e alla nuova sede della Perigeo dedicata a Giuseppe Tucci<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://3.bp.blogspot.com/_jD8dEJWFLU8/S9cYpjL3-SI/AAAAAAAACn8/uAJICHKHg_I/s1600/n114050558628198_1622.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 200px; height: 107px;" src="http://3.bp.blogspot.com/_jD8dEJWFLU8/S9cYpjL3-SI/AAAAAAAACn8/uAJICHKHg_I/s400/n114050558628198_1622.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5464863774936135970" border="0" /></a><br /><div style="text-align: center;"><span style="font-weight: bold;">DESTINAZIONE NEPAL</span><br /><br /><span style="font-weight: bold;">Incontro dedicato al viaggio in Nepal e alla nuova sede della Perigeo dedicata a Giuseppe Tucci<br /><br /><br /><br /></span>Venerdì 30 Aprile, alle ore 21.30, presso la sede di Corridonia (in via Mattei 127/E) per presentare la nuova sede della Perigeo in Nepal e raccontare il viaggio nell’Himalaya nepalese.<br /><br />Nel corso della serata verrà proposta una selezione di foto per ricostruire le tappe di questo affascinante viaggio che ha suggellato l’apertura di un nuovo fronte di azioni sociali e culturali della Perigeo, il Nepal, in collaborazione con Arte Nomade.<br /><br />Seguiremo il racconto dei componenti della spedizione, che hanno avviato la nascita di nuove relazioni di interscambio culturale tra Italia e Nepal.<br /><br />Vi informiamo che nella mattinata di venerdì ci sarà una conferenza stampa nella Provincia di Macerata dedicata al viaggio in Nepal e alla nuova sede.<br /><br />Saranno presenti:<br /><br />Maurizio Serafini, responsabile della Perigeo Nepal<br />Gianluca Frinchillucci, direttore della Perigeo International<br />Laura Bacalini, resposabile dei progetti di cooperazione della Perigeo onlus<br /><br /><br />Alcuni partecipanti del viaggio:<br />Carducci Samuele, Del Bianco Silvia, Luciani Francesca, Melonari Maria Pia, Rutkowski Marco, Sabrina Mercuri<br /><br /></div>Gianluca Frinchilluccihttp://www.blogger.com/profile/08290636656449264257noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-35494940.post-78057989442819374012010-04-14T14:49:00.001+01:002014-11-16T09:35:30.392+00:00Nepal parte 2In Nepal non sono riuscito a scrivere altre brevi note sul mio viaggio e così adesso che sono rientrato da un paio di giorni provo a buttar giù qualcosa.<br />
<br />
Ero rimasto alla prima settimana e al momento che è arrivato Maurizio Serafini con il suo splendido gruppo di viaggiatori. Con lui: Marisa, Federica, Silvia, Maria Pia, Samuele, Marco, Sabrina e Francesca.<br />
<br />
Io e Laura nel frattempo continuiamo ad intervistare i tibetani per il libro che racconterà uno spaccato di storia pochissimo conosciuto in Italia: la disperata lotta dei freedom fighter tibetani contro le divisioni dell’esercito della Cina popolare. Portiamo in regalo ai tibetani uno splendido libro su Giuseppe Tucci realizzato da Maurizio che viene molto apprezzato dai nostri amici. Filmiamo tutti i racconti, le storie, i volti. Materiale che arricchirà l’archivio della Perigeo.<br />
Nel frattempo Silvia, Sabrina e Samuele vanno a visitare una scuola per bambini di strada e preparano la strada a Laura che successivamente interverrà per scrivere le convenzioni con la Perigeo che sosterranno i progetti sociali scelti in Nepal.<br />
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Martedi 30 marzo è il mitico giorno che apriamo il nostro bellissimo ufficio a Katmandu. <br />
Finiamo di appendere gli ultimi poster, il crest del Comune di Montegiorgio (FM) che ha dato un contributo all’iniziativa, le nostre foto e l’immagine del Nostro Maestro: l’Accademico d’Italia Giuseppe Tucci.<br />
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La mattina dopo alle 3 partiamo per le montagne Tamang e Laura rimane a Katmandu per continuare il lavoro. Dovrà registrare la Perigeo onlus in Nepal, fare altre convenzioni con i tibetani, allestire la mostra dei disegni in un orfanatrofio di Katmandu (scelto da Maurizio per i nostri progetti sociali). Rimane con Pancha, referente nepalese dell’ufficio.<br />
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Noi troviamo la neve sulle montagne e così dobbiamo fermarci un po’ prima della tappa prevista. <br />
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Nelle guide c’è scritto che marzo non è il periodo migliore per vedere le montagne in quanto c’è sempre foschia.. ma è quella foschia che le rende ancora di più magiche e incantate… Silvia continua a ripetere che le montagna si muovono…. camminano… secondo le più popolari leggende delle valli nepalesi..<br />
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Iniziamo un trekking che ci porterà nel villaggio di Pancha, dove ho assistito insieme a Laura al primo rito scimananico. più di un trekking diventa un pellegrinaggio dell’anima, tra passi coperti di neve, boschi e ruscelli che sembrano usciti dal Signore degli anelli, sentieri argentati e villaggi tamang e gurung fuori dal tempo.. <br />
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In uno di questi, ci fermiamo e con Silvia lo visitiamo. È abitato dall’ultima casta, gli intoccabili. <br />
Dopo pochi passi veniamo invitati in una casa dove un guaritore tradizionale sta succhiando sangue dal piede di un giovane paziente, tutta la ferita coperta di mosche e tutto sotto gli occhi della giovane moglie che tiene in mano una neonata. Sembra che sia stato morso da un serpente.. poco più là un anziano sta sputando sangue, una vecchietta respira con fatica..<br />
Chiamiamo subito Federica che fa la dottoressa a Bologna e Samuele che fa il dentista. Con il nostro pronto soccorso vediamo cosa si può fare ma principalmente ricaviamo dati per un prossimo progetto d’aiuto medico nell’area. È un’esperienza che ci prova molto e ci da il senso del nostro pellegrinaggio verso lo sciamano ma anche attraverso la sofferenza di un popolo.<br />
Federica e Samuele sono stati meravigliosi!!! <br />
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Il nostro pellegrinaggio continua per 6 giorni fino ad un villaggio dove ci aspetteranno i fuoristrada che ci porteranno nel villaggio di Pancha, <br />
La mattina vengo svegliato dal rumore dei camion e da forti urla: sono i maobadi, i guerriglieri maoisti che per anni hanno fatto la guerra al governo centrale.<br />
Con Maurizio corriamo al villaggio e ne troviamo altri inquadrati militarmente con le bandiere rosse e in attesa di essere caricati sui camion per essere portati ad una manifestazione. Sono giovanissimi, vengono dai villaggi di montagna e probabilmente questo è il loro primo viaggio. Sono entusiasti di partire, si sentono protagonisti della storia, loro che vengono dai villaggi degli intoccabili. I capi non ci permettono di fotografare ma ci fanno assistere.<br />
Sui giornali poi leggiamo che ci sono stati scontri con l’esercito nepalese e ci chiediamo che cosa sia successo a qui ragazzini.<br />
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Con circa 4 ore di fuoristrada arriviamo nel villaggio di Pancha e ci prepariamo per assistere ad un n altro rito sciamanico, questa volta celebrato a tre sciamani. <br />
La paziente principale è una giovane donna stupenda, futura sposa gurung. Gli sciamani iniziano a suonare i tamburi e sentono che qualche cosa in lei non va. L’atmosfera di fa concitata, cambiano tamburo e prendono quello “speciale”, per i riti più difficili. Lo appoggiano sulla schiena della donna e poi lo ritirano velocemente, come per tirar fuori qualcosa dal corpo. Poi sacrificano una gallina per scambiare con gli spiriti l’anima della donna. Sembra che tutto sia andato bene. Poi chiedono agli altri presenti se vogliono farsi “vedere” con i loro occhi che scrutano nelle profondità della notte. Due donne si fanno avanti, i tamburi riprendono a suonare e il responso arriva dopo una decina di minuti, una non ha nulla e l’altra va guarita. Riprendono a suonare i tamburi e poi sacrificano la gallina per scambiare l’anima della donna con gli spiriti. <br />
Il rito si conclude verso le 2 di notte.<br />
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Nel frattempo nel villaggio di Pancha è arrivata Laura e con lei riprendiamo tutto il rito. <br />
Facciamo una breve sosta nella città di Pokhara e abbiamo la fortuna di conoscere un anziano tibetano che vende oggetti antichi ma che a 13 anni ha partecipato alla difesa di Lhasa. Nelle strade della città tibetana bambini, donne e pochi guerrieri hanno difeso la città santa contro un intera divisione cinese. Si è combattuto strada per strada, un massacro per la popolazione tibetana. Un’epica resistenza che va raccontata e fatta conoscere. Noi stiamo ricostruendo loro storia e ci sentiamo molto coinvolti emotivamente. <br />
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A Katmandu ritorniamo dai tibetani, il messaggio che ci lasciano per la conclusione del libro ci lascia senza fiato (a proposito spero che quando uscirà ne possiamo vendere molte copie.. i ricavati vanno per progetti sociali per i tibetani..).<br />
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Maurizio guida il gruppo nell’orfanatrofio e consegna una prima offerta dall’Italia, io e Laura continuiamo i nostri incontri con i tibetani e con un famoso antropologo nepalese.<br />
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E’ un sogno vedere aperta la nuova sede della Perigeo in Nepal. abbiamo già in programma varie attività, tra cui il libro sulla storia tibetana, un volume fotografico dedicato allo sciamanesimo e un altro dedicato al nostro trekking. In Italia inizieremo subito a proporre mostre e iniziative. la prima sarà dedicata alla Città di Montegiorgio dato che è stata la prima amministrazione italiana ad appoggiarci. Silvia del Bianco Assessore di Montegiorgio ha inaugurato la sede in Nepal e ora come responsabile della Perigeo per il fermano lavorerà alle prime mostre ed iniziative.<br />
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Maurizio Serafini è un vulcano di idee e sicuramente saprà riavvicinare i popoli del Nepal a quello italiano attraverso iniziative e viaggi. Si già preparando un meraviglioso itinerario per fine agosto per il Mustang.<br />
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Io avrò poco tempo per godermi l’atmosfera magica del Nepal.. già a maggio dovrei andare in Somalia e poi il 14 giugno abbiamo un importante spedizione in Perù.<br />
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Però porterò sempre nel cuore l’Himalaya e le sue genti e anche i ragazzi italiani con cui ho condiviso bellissimi momenti.<br />
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In internet circolano già alcune nostre foto e anch’io pubblicherò qualche scatti biografico lasciando le altre ai libri fotografici.Gianluca Frinchilluccihttp://www.blogger.com/profile/08290636656449264257noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-35494940.post-53925606254091609782010-04-14T14:47:00.001+01:002010-04-14T14:49:25.059+01:00NEPAL parte 1<meta equiv="Content-Type" content="text/html; charset=utf-8"><meta name="ProgId" content="Word.Document"><meta name="Generator" content="Microsoft Word 11"><meta name="Originator" content="Microsoft Word 11"><link rel="File-List" href="file:///C:%5CDOCUME%7E1%5CAndrea%5CIMPOST%7E1%5CTemp%5Cmsohtml1%5C01%5Cclip_filelist.xml"><!--[if gte mso 9]><xml> <w:worddocument> <w:view>Normal</w:View> <w:zoom>0</w:Zoom> <w:hyphenationzone>14</w:HyphenationZone> <w:punctuationkerning/> <w:validateagainstschemas/> <w:saveifxmlinvalid>false</w:SaveIfXMLInvalid> <w:ignoremixedcontent>false</w:IgnoreMixedContent> <w:alwaysshowplaceholdertext>false</w:AlwaysShowPlaceholderText> <w:compatibility> <w:breakwrappedtables/> <w:snaptogridincell/> <w:wraptextwithpunct/> <w:useasianbreakrules/> <w:dontgrowautofit/> </w:Compatibility> <w:browserlevel>MicrosoftInternetExplorer4</w:BrowserLevel> </w:WordDocument> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml> <w:latentstyles deflockedstate="false" latentstylecount="156"> </w:LatentStyles> </xml><![endif]--><style> <!-- /* Style Definitions */ p.MsoNormal, li.MsoNormal, div.MsoNormal {mso-style-parent:""; margin:0cm; margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman"; mso-fareast-font-family:"Times New Roman";} @page Section1 {size:612.0pt 792.0pt; margin:70.85pt 2.0cm 2.0cm 2.0cm; mso-header-margin:36.0pt; mso-footer-margin:36.0pt; mso-paper-source:0;} div.Section1 {page:Section1;} --> </style><!--[if gte mso 10]> <style> /* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; font-family:"Times New Roman"; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;} </style> <![endif]--> <p style="text-align: center;" class="MsoNormal"><span style="font-style: italic;">Messaggio pubblicato sul mio facebook.</span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-style: italic;">
<br /></span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-style: italic;">Katmandu, 28 marzo 2010</span>
<br /></p><p class="MsoNormal">
<br /></p><p class="MsoNormal">E' passata una settimana da quando sono arrivato in Nepal e solo ora trovo un momento per scrivere un breve resoconto per i miei amici in Italia.
<br />
<br />Katmandu mi ha rapito subito e i referenti della Perigeo in Nepal sono fantastici.
<br />Abbiamo subito lavorato per aprire l'ufficio della Perigeo International. c'era molta polvere e disordine ma la posizione e’ davvero strategica, infatti, si trova in una delle vie più trafficate dai turisti.
<br />
<br />Abbiamo sistemato tutto, appeso foto e bandiere alle pareti, fatto realizzare stemmi, magliette, borsoni personalizzati e abbiamo iniziato a dar vita al nostro piccolo ufficio.
<br />
<br />e' dedicato al grande orientalista Giuseppe Tucci e ci proponiamo di creare un ponte culturale con l'Italia. Il centro rientra nel progetto Musei senza frontiere della Perigeo.
<br />
<br />Abbiamo scelto come referente italiano dell'ufficio e responsabile della Perigeo Nepal il mio caro amico Maurizo Serafini, profondo conoscitore di Tucci e del Nepal.
<br />
<br />una volta sistemato l'ufficio, con un nostro collaboratore nepalese, siamo andati tra le montagne dell'area tamang dove abbiamo incontrato suo zio, uno sciamano molto potente e rispettato.
<br />
<br />abbiamo assistito ad un rito di guarigione durato varie ore e terminato a notte fonda.
<br />Suonando il tamburo e cantando lo sciamano e' andato nel fondo degli abissi a recuperare l'anima del paziente che gli spiriti cattivi tenevano prigioniera.
<br />e' stato molto difficile trovare l’anima gli spiriti la tenevano molto gelosamente e una volta ritrovata ha dovuto sacrificare una gallina agli spiriti in cambio dell'anima del paziente.
<br />
<br />Poi ha controllato le viscere della gallina per vedere se c'erano problemi e ha appurato che il rito era riuscito.
<br />Abbiamo documentato tutto e fatto una lunga intervista all'anziano sciamano.
<br />
<br />Poi con circa 6|7 ore di viaggio (di cui 4 su strade di terra), siamo rientrati a Katmandu.
<br />
<br />io avevo già preso contatti con alcuni tibetani per il libro che sto scrivendo su una loro particolare e sconosciuta storia e con molta fortuna abbiamo fatto degli ottimi incontri e delle buone interviste.
<br />
<br />Per la comunità tibetana in esilio e' un brutto momento e abbiamo deciso come Perigeo di fare un progetto d'aiuto per un loro gruppo si anziani molto poveri.
<br />e' un lavoro abbastanza difficile perché le autorità nepalesi non vedono di buon occhio i tibetani.
<br />inoltre da pochi giorni e' passata la data del10 marzo, importante anniversario tibetano e ci sono sempre scontri e molti arresti.
<br />Oggi arriva Maurizio e alle 16 ci ricongiungiamo a Katmandu.
<br />Per il nostro centro e’ un importante momento perché arriverà anche il primo gruppo di viaggiatori organizzato da Perigeo e Arte Nomade con i quali andremo a fare un trekking nelle montagne tamang e potrò continuare il mio reportage fotografico per il libro nepalese promesso ai miei amici qui.
<br />Adesso scappo che mi stanno cercando i miei amici.
<br />
<br />Grazie a tutti gli amici che mi seguono.
<br />
<br />A presto</p> <p class="MsoNormal"><o:p> </o:p></p> Gianluca Frinchilluccihttp://www.blogger.com/profile/08290636656449264257noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-35494940.post-10528870230247819402010-03-17T20:09:00.001+00:002010-03-18T08:03:41.685+00:00KathamanduVi invitiamo idealmente ad essere presenti con noi il 30 marzo a Kathamandu in Nepal, quando apriremo il centro della Perigeo Onlus, dedicato a <span style="font-weight: bold;">Giuseppe Tucci</span>.<br /><br />Il nostro obiettivo è quello di sviluppare i rapporti culturali e di cooperazione internazionale tra Italia e Nepal seguendo le orme del grande orientalista maceratese e dei suoi allievi.<br /><br />Partiremo il 21 per il Nepal e vi terremo informati.<br /><br />Il centro sarà la sede della nostra Associazione in Nepal e farà parte del progetto "Musei senza frontiere" della Perigeo onlus.<br /><br />Gianluca Frinchillucci, Maurizio Serafini e Chandra Gurung.<br /><br />per informazioni:<br />www.perigeo.org<br />info@perigeo.orgGianluca Frinchilluccihttp://www.blogger.com/profile/08290636656449264257noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-35494940.post-7979247672253706012010-03-17T17:53:00.002+00:002010-03-18T08:04:19.663+00:00Frasi di Giuseppe Tucci<div style="text-align: center;"><span style="font-weight: bold;">Tra il concreto e l'astratto</span><br /></div><br />-In oriente si fa tutto con calma, con quell'equilibrio di cui si è perduto in occidente persino il ricordo; noi corriamo e ci manca il fiato, essi hanno il tempo per dimenticare il tempo, è il segreto per vivere ancora con se stessi, la meravigliosa facoltà che permette di restare in bilico tra noi e gli altri, tra il concreto e l'astratto.<br /><br />-il Tibet è stato per molti anni il più grande amore della mia vita e lo è tutt'ora, tanto più caldo quanto più sembra difficile soddisfarlo con un nuovo incontro.<br /><br />- in otto anni ne ho percorso gran parte in lungo e in largo: ho vissuto nei villaggi e nei monasteri, mi sono genuflesso dinanzi a maestri e immagini sacre, ho valicato insieme a carovanieri monti e traversato deserti vasti come il mare. Ho discusso di religione e filosofia con monaci sapienti.<br /><br />- Il vuoto non è il nulla, ma l'indiscriminabile fondo dell'essere, che sempre è al di là e al di sopra di tutte le infinite e mutevoli forme e apparenze.<br /><br />- Anche nel letto del torrente i rischi non sono terminati: i cavalli debbono scendere scalini ciclopici, alti due o tre metri, i carovanieri riempono buche, livellano sporgenze e aprono passaggi.<br /><br />- I tibetani non sanno che cosa sia questa nostra ansia di ricerca, questo desiderio di tutto conoscere e sperimentare, questa volontà di spezzare, quasi, le barriere del tempo e dello spazio, di rievocare l'antico, di rivelare l'ignoto, che rendono così piena di significato e anche così tormentoso la vita di noi occidentali.<br /><br />- ci inoltriamo per un sentiero che si inerpica tortuoso su per una rupe precipite, che sbocca in un breve pianoro tagliato da una forra larga 150mt e profonda almeno 200m, ho l'impressione che tutta la carovana debba precipitare da un momento all'altro.<br /><br />- il tibetano è un' po’ come l'indiano: viaggia molto, a piedi si intende; ora ospitato con quell'affabilità cordiale che è propria degli orientali, ora dormendo nelle immense solitudini che fanno quasi paura. Il motivo di questo vagabondare non è il desiderio di nuove esperienze, forse molti dei luoghi che il pellegrino attraversa, non nota e non vede; nella sua stanchezza, nella sua fame, nelle sue preghiere egli viaggia per conquistarsi un merito religioso, per visitare i sacri luoghi della fede, per avvicinarsi a Dio. Il pellegrinaggio è già un distacco dalla vita, quel distacco che le religioni orientali postulano quasi tutte, come condizione necessaria per il possesso di Dio.<br /><br />- Io invidio i lunghi riposi dei mercanti, che fumano la pipa coccolati sul limitare del proprio negozio e impenetrabili della vita che fluisce dinanzi a loro, quasi sospesi in un'impassibilità, che non sai se è pensiero o vuoto, ma è in ogni modo un'evasione.<br /><br />- Tesi a guardare fuori ora non abbiamo più notizie di quello che avviene dentro di noi, di quel mondo che ci ricollega in un'inconsapevole presente, con l'esperienze più remote dell'uomo, un'ondosa agitazione di paure e speranze, di aspettazioni e di ammonimenti.<br /><br />- Io per natura ho sempre più creduto alle cose che non vedo, che a quelle di cui la scienza mi vuole far certo. Togli all'uomo l'imprevisto e il mistero, e il vivere si riduce ad un noioso transito di cibo.<br /><br /><br /><br />-Più ancora che in altri paesi dell'oriente, nel Tibet, non si pensa a correggere, a modificare la natura, piuttosto ad essa ci si adotta e la si subisce, l'ostacolo non è mai avvertito nel mondo esterno, ma in quello interiore, quella titanica lotta contro natura e le sue leggi in cui noi occidentali siamo ingaggiati, è ignota ai tibetani.<br /><br />- Non basta la conoscenza della lingua e dei dialetti, bisogna saper conquistare la fiducia in questa gente, dare ad essa l'impressione che c'è un'affinità spirituale tra il visitatore e loro, abbandonare alle frontiere della loro terra quella (gloria o boria) europea di cui è tanto difficile spogliarsi. Io mi presento sempre in veste di discepolo.<br /><br />- Sentiamo subito simpatia l'un per l'altro, scaturente forse, da inconsce analogie di sentire e di pensare. Egli accorgendosene per primo mi offre la sua amicizia, quella che deriva, appunto da comunanza di sentire e sintonia di due spiriti, che implica molte più cose che non la comune amicizia tra persone.<br /><br />- La conoscenza è una sintonia misteriosa, in virtù della quale tu diventi quella stessa persona, ti confondi con lei.<br /><br />- L'occidente comincia ad infiltrarsi, con i suoi ordigni e allora cominceranno anche per il Tibet le gioie della politica, si inaspriranno in contese che in nome della libertà renderanno i tibetani sempre più schiavi.<br /><br />- Da ogni parte solo la prepotenza delle rocce immani, la vastità che non ha confini, la maestà della natura che schiaccia; l'uomo non può, è un piccolo essere che passa e scompare senza lasciare traccia.<br /><br />- La libertà è propria dell'uomo solo, o dell'uomo vicino a Dio, tutto il resto è chiacchiera, illusione, inganno.<br /><br />-Ho sempre immaginato che l'uomo molti tormenti a se e agli altri risparmierebbe, se invece di pensare al bene altrui contemplasse, invece di lottare guardasse ozioso l'ondeggiare di un campo di primavera o contasse le stelle che fioccano nel cielo d'estate.<br /><br />- Mi piace non fare programmi, lasciarmi trascinare come un fanciullo, ma poi saltare alla reazione come un gatto che esce dal nascondiglio, come un gioco dell'intelligenza e della volontà, tra l'ostacolo dell'inerzia e le risorse dell'astuzia….ecco perché mi sento molto a mio agio in questi viaggi, non soltanto, voglio dire, perché la ricerca è la mia missione, ma perché essi rappresentano un'evasione dalla barbaria mascherata, conformista, in cui di giorno in giorno precipita la vita, tutta uguale malgrado l'apparente diversità in superficie, un'affondarsi nella massa e non diluirsi nel comune, senza speranza in quella libertà gioiosa ed enigmatica nella quale l'uomo si ritrova solo con la propria luce e il proprio buio.Gianluca Frinchilluccihttp://www.blogger.com/profile/08290636656449264257noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-35494940.post-61221529848340951032010-03-10T11:42:00.001+00:002010-03-10T11:43:32.481+00:00inaugurazione centro "Giuseppe Tucci" per le relazioni Italia-Nepal<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/_jD8dEJWFLU8/S5eFxaZ1hxI/AAAAAAAACmg/-7jPyPIcMZg/s1600-h/volantino+presentazione+uff+ktm.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 283px; height: 400px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_jD8dEJWFLU8/S5eFxaZ1hxI/AAAAAAAACmg/-7jPyPIcMZg/s400/volantino+presentazione+uff+ktm.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5446969358275675922" border="0" /></a>Gianluca Frinchilluccihttp://www.blogger.com/profile/08290636656449264257noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-35494940.post-36176377913784030412010-01-21T20:12:00.002+00:002010-01-21T20:17:19.528+00:00Mostra Fotografico<div style="text-align: center;"><br /></div>Domani a TOLENTINO (MC) apre una mia mostra fotografica dedicata ai popoli indigeni realizzata per conto della<a href="http://www.perigeo.org"> Perigeo Onlus</a>.<div><br /></div><div><img src="http://1.bp.blogspot.com/_jD8dEJWFLU8/S1i2HF0CyaI/AAAAAAAAClk/hQSV6cd3Mk8/s320/22055_1256106654293_1578399624_30638109_3246766_n.jpg" style="text-align: center;float: right; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 10px; margin-left: 10px; cursor: pointer; width: 226px; height: 320px; " border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429289583730936226" /></div>Gianluca Frinchilluccihttp://www.blogger.com/profile/08290636656449264257noreply@blogger.com1